Per due volte l’allarme del suo bar-ristorante aveva suonato, segnalando la presenza di estranei. La prima volta, le immagini trasmesse sul telefonino non avevano rilevato presenza umana. Ma la seconda, pochi minuti più tardi, Massimo Cecchin, titolare del “Castelli in aria” di via Romanina, ha visto che c’erano l’ombra di una persona e soprattutto i tre registratori di cassa del locale aperti. A quel punto ha capito che era in corso un furto nel suo bar-ristorante ed ha chiamato i carabinieri. Il loro tempestivo intervento ha permesso di arrestare tre ladri: un 40enne moldavo, e due rumeni di 29 e 45 anni, tutti senza fissa dimora con precedenti per furto, lesioni e rapina. I carabinieri hanno poi scoperto che, nella stessa notte, erano stati messi a segno altri due furti in altrettanti locali: il Borsa di piazza Giorgione e il Dolce e Salato di via Romanina.

Il fatto è successo alle 5.15 di ieri mattina in centro a Castelfranco. È a quell’ora che Cecchin, grazie al sistema di allarme collegato al suo telefonino, s’accorge che c’è un furto in corso nel suo locale e chiede al 112 l’intervento dei carabinieri.

Passano pochi minuti e sul posto arriva già una pattuglia dell’Arma. Il proprietario che, abita nelle vicinanze, pure lui precipitatosi sul posto, indica ai carabinieri i tre ladri in fuga verso galleria “Morello” in direzione di piazza Giorgione. Uno dei tre viene subito bloccato, poco dopo essersi liberato di uno zaino che aveva gettato in un cestino dei rifiuti vicino all’ingresso del castello medioevale, mentre gli altri due proseguono la fuga a piedi, all’interno dell’area recintata del teatro accademico. Nessuno dei due fuggitivi vuole arrendersi ma i militari, con l’aiuto dei colleghi di un’altra pattuglia arrivata di rinforzo, gli sono alle calcagna e riescono a raggiungerli e a bloccarli in via Garibaldi, dopo che uno dei due fuggitivi, lanciatosi da un cornicione di tre metri, si fa male ad una gamba.

Portati in caserma, i tre ladri vengono arrestati. Nelle tasche dei pantaloni vengono trovati oltre 3.000 euro in contanti, mentre dallo zainetto abbandonato durante la fuga saltano fuori arnesi da scasso e berretti e mascherine usati per travisarsi.

Cecchin, titolare del “Castelli in Aria”, si complimenta con i carabinieri: «Devo dire che sono stati velocissimi. Dopo aver lanciato l’allarme - racconta - ho raggiunto il mio locale in moto in un minuto e loro erano già sul posto. Ho saputo soltanto successivamente che erano stati messi a segno furti anche in altri due locali. Sono contento anche perché i carabinieri hanno recuperato i soldi che si trovavano nelle casse del mio locale».