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Eventi cancellati e pochi investimenti, così la Treviso sportiva arretra nella classifica nazionale

La nostra provincia passa dal decimo al 18esimo posto. Sanson (Coni): «Restiamo indietro sulle strutture, negativi gli investimenti Pnrr»

Mattia Toffoletto
2 minuti di lettura

Una gara di ciclismo sulle strade della provincia di Treviso

 

Caduta di Treviso nella classifica sulla sportività del Sole 24Ore, scendendo in 12 mesi dal 10º al 18º posto: fattori penalizzanti l’impiantistica da adeguare (con pochi investimenti Pnrr), gli eventi in calo, un legame sport-turismo ancora poco efficace, la formazione (licei sportivi e corsi universitari) da retrovie.

Un arretramento figlio pure della migliore performance di altre province (anzitutto la risalita di quelle lombarde, con l’exploit di Cremona, terza in una graduatoria guidata sempre da Trento), tanto da perdere pure la leadership veneta, ora appannaggio di Vicenza, balzata dal 18º al 6º posto.

Cosa funziona e cosa no

Ma ci sono dati incontrovertibili: alla voce “sport e società” siamo scivolati dal 25º al 31º posto, nella formazione dalla 49ª alla 53ª casella. E pesano controprestazioni come il 44º gradino nel rapporto sport-turismo (bike hotel) e negli investimenti Pnrr sullo sport, parametro inserito quest’anno. Senza contare il 29º per attrattività degli eventi, in linea con il 30º dell’anno passato: orfani della Treviso Marathon e Granfondo Pinarello, quest’anno c’è stato solo il Giro d’Italia e poco altro. Una classifica che, in parallelo, evidenzia pure dati positivi, come la duplice conferma del quarto posto in Italia per atleti tesserati e dei piani alti nello sport femminile, migliorando persino dal quinto al terzo gradino. Verrebbe da dire: lo sport c’è, ma non sappiamo valorizzarlo.

Il commento del Coni

«Il dato negativo sul Pnrr ci spinge a interrogare la politica, che spesso ci dipinge come la provincia più sportiva d’Italia, sebbene non sia più così da anni», commenta Mario Sanson, delegato Coni Treviso, «ci sono indicatori in cui siamo pure cresciuti, purtroppo alcune province ci hanno sorpassato e non siamo più i migliori in Veneto. Restiamo dietro nelle strutture, perdiamo posizioni alla voce “sport-società” e nel legame fra squadre e territorio, ossia nella presenza di club in sedi diverse dal capoluogo, passando dal 5º al 7º posto».

Gli altri dati

Ma è utile fare un’analisi più approfondita, tenendo conto che lo score complessivo della Marca è persino migliore del 2022: da 602 a 637 punti, segno che sono stati modificati alcuni parametri e parecchie province hanno compiuto il sorpasso. Il risultato peggiore coincide con l’80º posto nel tennis, in linea con lo scorso anno.

Pur essendo la provincia di Bebe Vio, paghiamo dazio nel movimento paralimpico: 43ª posizione. Siamo da bassifondi nel calcio professionistico (69ª), ma pure nel pallone dilettantistico non va tanto meglio: 54ª. Fa male quel 53º posto nella formazione, come la perdita di sei posizioni alla voce “sport e società”: da 25ª a 31ª. Ad abbassare la media il 20º nelle strutture sportive (a dispetto delle quattro posizioni guadagnate), il 29º negli eventi (nazionali e internazionali), il 39º negli enti di formazione sportiva.

Il 44º per sport e turismo, ossia ricettività alberghiera e non solo, va a braccetto, in negativo, con il 34º nel legame con la cultura (musei). Ma un approfondimento a parte lo merita quel 44º posto negli investimenti pubblico-privato in ambito Pnrr.

Gli investimenti futuri

Contestazione cui la Provincia replica così: «Si può fare di più e lo stiamo facendo», dice Stefano Marcon, presidente del Sant’Artemio, «stiamo lavorando per offrire alla comunità un piano di interventi che, fin dalle scuole superiori, metta a disposizione dei giovani strutture migliori e più confortevoli. Numerosi i lavori che inizieranno a breve e programmati per i prossimi mesi. Dalla palestra del Sartor, a Castelfranco, intervento da 1.235.664 euro (986.967 dal Pnrr), alle palestre del Da Vinci e Riccati-Luzzatti a Treviso. E poi, quella del “campus scolastico” a Vittorio Veneto, a beneficio del Beltrame, Città della Vittoria, Munari, Flaminio. Opere per complessivi 6.050.000 euro, 5.500.000 da Pnrr. Daranno un importante contributo a migliorare la disponibilità di spazi».

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