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Case di riposo, 800 in attesa di un posto in provincia di Treviso

Istituti al completo, mesi per entrare. In vista dell’estate aumenta il pressing sulle Rsa. Pavan (Israa e Gris): «Assurda pianificazione del Pnrr, esclusi gli anziani»

Federico de Wolanski
2 minuti di lettura
Gli spazi nelle case di riposo di Treviso e del resto della provincia sono in massima parte occupati 

La lista per poter entrare in casa di riposo nella provincia di Treviso è lunga, oltre 800 posizioni ordinate per punteggio in base alla condizione degli anziani. Uno scoglio che per molti è insormontabile. Se ad oggi per un anziano non autosufficiente e in condizioni critiche il tempo di attesa per poter ottenere un posto in una delle case di riposo della provincia oscilla tra i 15 e i 20 giorni, nel caso di una persona senza problematiche particolari – qual è quasi il 70% delle persone in graduatoria – i tempi si allungano nell’ordine di mesi.

Zero posti

Oltre alla condizione fisica e psichica dell’anziano che intende entrare in una Rsa, l’altro elemento che determina la disponibilità di posti o meno è, purtroppo, la mortalità di chi nella casa di riposo vive da tempo. Le due cose insieme permettono l’aprirsi o il chiudersi delle porte di accesso negli istituti per anziani in provincia, strutture che contano centinaia di posti ma dove ad oggi la disponibilità è zero. Per citare alcuni casi i 130 posti disponibili al Gris di Mogliano sono tutti occupati, idem per gli oltre 700 nelle strutture che fanno capo all’Israa di Treviso, e così altrove. Sono occupate anche tutti i posti “non convenzionati”, ovvero quelli all’interno delle strutture pubbliche che vengono assegnati su tariffe da privato. E non va meglio nelle strutture al 100% private; anche lì disponibilità di spazi limitatissima, se non inesistente.

L’estate

Per molte famiglie che gestiscono i propri anziani in casa, con la badante, l’estate è sicuramente il periodo più complicato dovendo garantire le ferie alla badante assunta, e non riuscendo sempre a trovare una sostituta per una mensilità. Sostituta a cui comunque vanno garantiti turni di riposo. Tante famiglie hanno chiesto formalmente o informalmente la disponibilità di spazi temporanei nelle strutture e la risposta delle segreterie come dei canali meno ufficiali è stata per tutte la stessa? «Anziano con basso punteggio? Impossibile». Di qui poche alternative: rinunciare alle ferie, per chi le ha nel periodo di assenza della badante, o chiedere aspettativa da lavoro per assistere l’anziano, chi può. È un collo di bottiglia che non può essere evitato e che non manca di generare polemiche tra gli operatori dell’assistenza agli anziani.

La polemica: «Il Pnrr sbagliato»

«È una situazione problematica e complicata» sottolinea Giorgio Pavan, direttore di Israa e responsabile anche del Gris di Mogliano da ormai due anni, «che mette in evidenza l’assurdità di una programmazione e pianificazione degli interventi del Pnrr che ha completamente ignorato le necessità sociali, in primis quelle per gli anziani per cui non si prevedono fondi per aumentare la disponibilità di letti e strutture per la residenzialità». Servirebbe un cambio di rotta, ma ormai i giochi sono fatti.

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