Pestaggio di 3 ragazzi al G Club di Castelfranco: condannati due buttafuori
I due, al lavoro per un’agenzia di Selvazzano, dovranno anche risarcire 2.500 euro al giovane che subì le ferite più gravi e 1.000 euro a ciascuno agli altri due
Marco Filippi
Due dei tre buttafuori della “Hacker investigazione” di Selvazzano, in servizio 7 anni fa al G Club, una discoteca annessa all’Hotel Fior di Castelfranco, sono stati condannati per il pestaggio di tre giovani bassanesi, avvenuta all’esterno del locale nel dicembre del 2016.
Nove mesi di reclusione a Fabio Gambarotto, 45 anni di Padova, 6 mesi a Michele Galdiolo, 38 anni di Villafranca, mentre Nello Serpico, 40 anni di Selvazzano, è stato assolto.
I due condannati dovranno anche rifondere ai tre giovani (costituitisi parte civile con l’avvocato Massimo Benozzati), come provvisionale, 2500 euro a quello che subì le ferite più gravi e mille euro ciascuno agli altri due.
Un reato, quello di lesioni personali, sulle soglie della prescrizione ma la condanna sarà utile per l’eventuale procedimento civile per la quantificazioen dei danni.
Era la mezzanotte di sabato 12 dicembre del 2016 quando sei coppie del Bassanese, per lo più studenti universitari ventenni, raggiunsero il G Club, un ristorante con annessa discoteca, allestito all’interno del complesso dell’Hotel Fior.
Dopo un paio di ore, all’uscita, un cliente del G Club rivolse un apprezzamento non meglio precisato a una delle ragazze del gruppo, che lì per lì aveva sorvolato. Pochi istanti dopo, però, il suo ragazzo ci ripensò e decise di tornare indietro per far presente che quelle parole erano state quanto meno inopportune, soprattutto perché pronunciate da un uomo che avrebbe potuto essere il padre di quella ragazza.
Vicino all’ingresso del G Club la situazione degenerò velocemente. A quel punto intervennero gli uomini delle security, che invece di calmare le acque, avrebbero pestato i ragazzi. Se la sarebbero presa pure con una delle ragazze della compagnia, prendendola per il collo e facendola quasi svenire.
Le conseguenze peggiori le ebbe un giovane: per lui setto nasale rotto e un mese di prognosi. C’erano volute alcune settimane per individuare i presunti aggressori, ed era servita la collaborazione del proprietario del locale che aveva fornito l’elenco delle persone impiegate quella sera al club di via Carpani a Castelfranco. Uno dei responsabili dell’agenzia, peraltro, avrebbe fornito nominativi falsi sui buttafuori agli investigatori.
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