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A Treviso palestre chiuse per ristrutturazioni: l’ora di ginnastica in un altro Comune

Il Da Vinci rischia di emigrare a Ponzano o a Fontane. Ma c’è anche l’opzione della nuotata in piscina

Mattia Toffoletto
1 minuto di lettura

Il liceo scientifico Da Vinci di Treviso

 

Scuole superiori alle prese con i disagi legati alla ristrutturazione delle loro palestre: l’anno 2023-24 si profila già pieno di incognite.

Spuntano infatti le opzioni Palacicogna di Ponzano e Palateatro di Fontane come palestra per il liceo Scientifico Da Vinci, mentre al Riccati si preparano a un’autentica diaspora con cinque sedi diverse per le lezioni di educazione fisica.

Tiene sempre più banco insomma a Treviso il rebus palestre scolastiche, in ragione dei lavori che, nei prossimi mesi, interesseranno contemporaneamente gli impianti sportivi di Da Vinci, Riccati-Luzzatti e Natatorium.

Tre palestre che non saranno quindi più fruibili, costringendo gli studenti a migrare nelle ore di educazione motoria: la Provincia, competente per le superiori, sta provando con il Comune di Treviso e quelli limitrofi a sistemare tutti i tasselli del puzzle già in questi giorni.

Se il Besta (quest’anno già ospite della palestra del Natatorium) ha già trovato la soluzione per settembre ottenendo ospitalità alle medie Felissent e Mantegna; viceversa per il Da Vinci tutto è ancora in alto mare.

Al di là della conferma della palestra del Palladio, da anni “in prestito” allo Scientifico, il Sant’Artemio sede della Provincia è chiamato nelle prossime settimane a sbrogliare una matassa: meglio sobbarcarsi i costi delle vicine piscine Natatorium di Santa Bona come alternativa all’ora di ginnastica classica o quelli del trasporto in autobus addirittura verso Ponzano o Fontane di Villorba? Sì, perché, in alternativa all’ipotesi dei corsi di nuoto (creando gruppetti, fra principianti ed esperti) al Natatorium, si stanno vagliando due palestre al di fuori dei confini comunali: Palacicogna o Palateatro di Fontane.

«La Provincia deve fare una valutazione costi-benefici», spiega Mario Dalle Carbonare, preside del Da Vinci.

Di certo il fattore geografico non va trascurato: se il Natatorium è a due passi dal liceo, per contro il trasloco in un altro Comune comporterebbe una perdita di tempo per i ragazzi, con probabile riduzione del minutaggio dedicato all’educazione fisica. Da ricordare che il restyling delle palestre di Da Vinci e Luzzatti si effettuerà con fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza): 1,1 milioni di euro per la riqualificazione generale dell’impianto di viale Europa, 1,8 milioni per quello di San Pelajo.

Quanto al Riccati-Luzzatti, gli studenti dovranno dividersi fra cinque impianti. Per l’attività pomeridiana (per le classi con la settimana corta, cinque giorni anziché sei) utilizzeranno le palestre del Duca degli Abruzzi e della Ghirada, mentre per la fascia oraria mattutina dovrebbero fruire, in accordo con il Comprensivo Martini, degli impianti delle Bindoni e di San Bartolomeo. Resta un tassello da definire: gli ultimi spazi - fisici e orari - necessari al Riccati, potrebbe garantirli il Palateatro di Fontane. Sì, il prossimo anno scolastico assomiglia a un risiko.

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