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Rapinò i ragazzini fuori dalla discoteca, in cella il capo della baby gang

Condannato per la rapina e il pestaggio di un 18enne e un 17enne avvenuto nel 2021 fuori dalla Casa di Caccia di Monastier.

federico cipolla
2 minuti di lettura

Carabinieri all'esterno della Casa di Caccia di Monastier

 

È stato arrestato e portato in carcere il ventenne a capo della gang che la notte del 3 ottobre 2021, assieme ad un complice del bellunese, ha rapinato e pestato di alcuni ragazzi vicino al club “Casa di caccia” di Monastier. Lui, 19enne all’epoca dei fatti, del Coneglianese, era stato inizialmente arrestato e posto ai domiciliari nel maggio del 2022.

Martedì i carabinieri hanno eseguito l'ordine di carcerazione del tribunale portandolo in carcere a S. Bona visto che il giovane, ora ventenne, deve espiare la pena residua di due anni e nove mesi, rispetto alla condanna di 3 anni e 4 mesi in rito abbreviato ricevuta a dicembre per rapina aggravata in concorso e lesioni personali aggravate. Il giovane era stato incastrato anche grazie ad un video mandato agli amici con cui si vantava della rapina e di alcuni atti criminali.

Quella sera un diciottenne ed un diciassettenne, spaventati e feriti, riferirono ai carabinieri di essere stati avvicinati all’uscita del club di Monastier da un gruppo di una decina di individui, due dei quali avevano intimato al maggiorenne di far provare loro la felpa griffata che indossava. Gli avevano puntato contro un coltello a serramanico e l’avevano poi spintonato violentemente contro una ringhiera, atterrandolo con uno sgambetto e provocandogli una ferita al gomito.

Infine si erano impossessati della felpa. Stessa sorte era toccata all’amico 17enne, buttato a terra, colpito in testa con un calcio – per il quale gli è stato successivamente diagnosticato un trauma cranico – e derubato del portafoglio contenente pochi spiccioli. I carabinieri allertati dalle due vittime si erano messi all’inseguimento degli aggressori.

Dopo pochi minuti avevano sorpreso a qualche centinaio di metri un ragazzo accovacciato dietro una siepe: si trattava di un ventenne che veniva trovato in possesso non solo del denaro appena rubato, ma pure di un orecchino in brillanti del valore di 20 euro che era stato preso ad un 15enne che poco prima aveva avvicinato i carabinieri, raccontando, anche lui, di essere stato rapinato dai due. Gli avevano pure strappato dal collo una collanina del valore di 90 euro. L’aggressore era stato subito arrestato.

Le successive indagini, sotto la direzione della procura della Repubblica di Treviso, avevano consentito di identificare nel 19enne del Coneglianese il complice dell’arrestato nell’immediatezza dei fatti. Era stato riconosciuto, in particolare, come colui che aveva intimato di consegnare la felpa ai due giovani impugnando il coltello e premendolo contro la pancia di uno dei due, partecipando anche all’aggressione del quindicenne rapinato di orecchino e collana. A conferma di ciò il fatto che nella perquisizione domiciliare i carabinieri avevano trovato la felpa. Come se non bastasse nel cellulare del ventenne è stato trovato un video, in cui il giovane, indossando la felpa, si vantava della rapina.

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