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Mom, in arrivo rincari su biglietti e abbonamenti: dal 15 al 20 per cento in più

L’azienda torna alla carica per poter coprire gli aumenti dei costi legati a carburanti, sedi e contratto autisti

f.c.
1 minuto di lettura
Un bus Mom in servizio di linea 

Ci sono gli aumenti del costo del carburante, quelli energetici per far funzionare le sedi, e il rinnovo del contratto nazionale degli autisti. Tutti costi che vanno a pesare sulla casse della Mom. Il risultato? Aumenti in arrivo, sia sui biglietti, che sugli abbonamenti. Si parla di cifre attorno al 15/20%, ma in queste settimane si deciderà.

Il presidente di Mobilità di Marca Giacomo Colladon già ad inizio anno aveva chiesto l’aumento delle tariffe per far quadrare i conti della società. Ma era stato fermato in particolare dal sindaco di Treviso Mario Conte, che mal avrebbe digerito una stangata poche settimane prima del voto. E poi aumentare gli abbonamenti ad anno scolastico in corso avrebbe significato penalizzare solo chi ha siglato abbonamenti non annuali. Un trattamento impari che avrebbe infastidito diverse famiglie.

Fatto sta che quello stop non ha eliminato il problema, ma l’ha posticipato. E Colladon, qualche giorno fa, è tornato a bussare alla porta dell’ente di governo, ovvero della Provincia di Treviso.

«È una riflessione che va fatta necessariamente e a breve», ammette il presidente del Sant’Artemio Stefano Marcon, «perché dobbiamo continuare a garantire un servizio di qualità, salvando le casse dell’azienda. Che ricordo, anche solo di un euro, ma deve chiudere il bilancio in attivo».

Marcon parla di una riflessione a 360 gradi, che significa che gli aumenti riguarderanno i biglietti singoli e anche gli abbonamenti. «Con il presidente di Mom abbiamo già parlato, a breve dovremmo incontrarci per decidere. È aumentato tutto, stiamo parlando di tenere in equilibrio i conti di un servizio pubblico», conclude il presidente della Provincia.

Sul bilancio pesa anche l’eredità di due anni di pandemia, con abbonamenti ridotti all’osso e autobus e corriere lasciate in deposito perché inutilizzate.

Il costo di gas, metano e gasolio sono tornati a scendere, ma c’è un anno di rincari che ha pesato non poco sul portafoglio della società di trasporto pubblico. Si parla in tutto di 3,5 milioni da recuperare.

In Provincia - e anche a Ca’ Sugana - vogliono contenere il più possibile gli aumenti, anche per evitare di ottenere un effetto boomerang. Dopo tanto parlare di ambiente, di lotta allo smog, aumentare il prezzo del bus suonerebbe come una contraddizione.

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