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A Treviso finiscono all’asta villa e terreni della famiglia Ortica: è scattato il pignoramento

Dopo una prima esecuzione immobiliare e la fine dell’azienda di costruzioni, sul mercato gli immobili in via Cal di Breda, Selvana e in Feltrina per 2,5 milioni

Federico de Wolanski
2 minuti di lettura
La villa della famiglia Ortica in via Cal di Breda, poco prima dell’ingresso di villa Manfrin 

Com’era grande la fortuna della Costruzioni Ortica, così è stata pesante la serie di pignoramenti avviata dai suoi finanziatori quando la storica società di costruzioni, un tempo simbolo della Treviso bene, è andata ko.

A fine giugno vanno all’asta villa, immobili minori e terreni per un totale di 2,5 milioni di euro in prima offerta. La fine di una storia.

Il precedente

Nel novembre scorso era già andato sul mercato (e venduta) il complesso di Villa Farsetti, l’edificio settecentesco su viale Felissent dietro il quale si allargava il parco con la barchessa e la villa abitata dagli Ortica. Tutto pignorato dalla banca Guber. Si partiva da 1,2 milioni, si è arrivati a quasi 1,8. L’ultima offerta, quella vincente, da parte di Opera srl, società nota in campo immobiliare della famiglia Golfetto. La dynasty trevigiana aveva provato a non perdere tutto con una offerta di Letizia Ortica, ma è stata rifiutata. Sembrava finita. Invece era solo l’inizio.

Liquidazione e aste

La società di costruzioni a fine 2022 aveva cercato un concordato riuscendo a rinviare la vendita di altri immobili su cui i creditori avevano fatto scattare i lucchetti, ma a febbraio di quest’anno il tribunale di Treviso ha dichiarato definitivamente la liquidazione giudiziale della Giuseppe Ortica spianando la strada alle vendite di tutti gli altri lotti oggetto di esecuzione immobiliare, tutti già periziati. Una procedura affidata all’avvocato Claris De Nardi che si svolgerà in due diverse date tra 20 e 27 giugno. Ad essere battute al miglior offerente saranno tutto il restante compendio di famiglia in via Cal di Breda e i terreni su cui la società di costruzioni aveva i suoi interessi.

Villa, uffici, casette e lotti

In via Cal di Breda, tra l’hotel Scala e l’ingresso di villa Manfrin, buona parte degli immobili che costeggiano il lato nord della strada appartenevano – ormai è il caso di dirlo – alla famiglia.

Dopo la barchessa e l’ingresso posteriore di Villa Farsetti parliamo delle casette basse abbandonate da decenni e della grande villa di due piani che si alza proprio prima del cancello di villa Manfrin, abitata dagli Ortica. Andranno all’asta le prime partendo da 40 mila euro circa, la seconda da 931 mila euro, e l’interesse per questa è già altissimo visto il luogo e il panorama del mercato residenziale di lusso nella città.

A questi edifici si aggiungono tre appartamenti , l’ufficio della società in viale Felissent e cinque grandi lotti di terreno di cui uno a Villorba nelle adiacenze del concessionario Auto Sile (edificabile e osservatissimo), uno lungo la Feltrina, un altro a Selvana, lungo viale Brigata Marche, dove gli Ortica avevano anche interesse nella lottizzazione Panigai bloccata da dieci anni.

Il caso selvana

Il terreno Ortica all’asta è quello che sorge dall’altro lato della strada rispetto alla dismessa lottizzazione Panigai.

Lì un tempo si pensava si potesse creare un polo sportivo, unendo i terreni vicini lungo viale Brigata Marche, ma di fatto è rimasta area incolta e non edificabile. La costruzioni Ortica si era concentrata nella vicina lottizzazione Panigai che di fatto è stato il termometro delle difficoltà dell’azienda.

Avviata in cordata con altri privati oltre dieci anni fa, non è mai andata oltre le opere di urbanizzazione primaria. Si era tutto bloccato, finendo nel grande calderone del ko della società, ma i colleghi di cordata hanno pagato i creditori di Ortica evitando che la sua parte di lottizzazione finisse all’asta.

Di fatto è salva, ma non è dato sapere se il cantiere ripartirà mai.

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