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Rifiuti, a Treviso e provincia le bollette aumentano dell’8 per cento

Dai 10 ai 21 euro l’anno per le famiglie. Per le utenze non domestiche dai 25 ai 99. Retroattivamente dal primo gennaio 23

Andrea Passerini
1 minuto di lettura

Bidoncini di Contarina lungo viale Fra’ Giocondo a Treviso

 

Le bollette dei rifiuti aumentano dell’8 per cento. Il rincaro, che scatta già da gennaio 2023 (retroattivo: verrà progressivamente conguagliato sulle bollette) è stato deciso l’altra sera all’unanimità al consiglio di bacino Priula, di fatto l’assemblea dei 49 Comuni soci del consorzio pubblico.

Cosa comporterà la decisione del bacino? Le simulazioni illustrate nel corso dell’assemblea dicono che per la famiglie gli aumenti annui varieranno dai 10 euro dei single fino ai 24 euro delle famiglie numerose. Decisamente più alti i rincari per le utenze non domestiche, sempre calibrate sull’8 per cento: si va dai 25 ai 99 euro.

Nella relazione presentata all’assemblea, il comitato che ha studiato le tariffe ha sottolineato come si sia rimasti sotto il range fissato dall’Arera – l’agenzia nazionale che dà il via libera agli aumenti della tariffe dei servizi essenziali – per circa 8 milioni; ancora che laddove i sindaci hanno potere decisionale gli effetti sui cittadini sono certamente minori di quelli di altri beni essenziali, come luce e gas; e infine come le tariffe del Priula, a fronte di uno standard alto di servizi erogati, siano le più basse d’Italia.

Ma non è stata una seduta proprio tranquilla, anzi, sono riemerse diverse posizioni, nella Lega e in generale nel centrodestra, trasversalmente ai Comuni.

Basti dire che l’attacco principale è stato sferrato da Mario Conte, appena rieletto sindaco del capoluogo, non nuovo alla messa in discussione delle strategie di Contarina e di alcuni pilastri della gestione. Nemmeno come provocazione, Conte ha ricordato che se il principio che sta alla base della raccolta differenziata è quello del “più ricicli e meno paghi”, allora il consiglio avrebbe dovuto varare una diminuzione delle bollette, se non dal 2023, ma certo dal 2024, visti i parametri record in Italia raggiunti dai comuni del Bacino Priula e dal braccio operativo Contarina.

E in poco tempo a lui si sono accodati negli interventi diversi comuni, il primo Montebelluna, con il vicesindaco Claudio Borgia. Ma anche Casale, che ha contestato il servizio di raccolta dei cestini, e ancora Altivole, Istrana. Malesseri evidenti che attraversano FdI, Forza Italia e la stessa Lega. A tutti ha replicato il veterano villorbese Giacinto Bonan, uno dei componenti l’esecutivo – a fianco del presidente Pavanetto siedono Schiavon (Treviso), i sindaci Galeano e Bonesso (Preganziol e Trevignano), Martignago (Povegliano) e (Castelcucco).

E alla fine la votazione ha visto gli aumenti passare senza voti contrari o astensioni. Era più importante lanciare il messaggio, e smarcarsi, che creare spaccature? Agli addetti ai lavori l’uscita di Conte non è passata inosservata.

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