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La palpeggia e colpisce al parcheggio del Panorama di Treviso: a processo per violenza

L’aveva seguita fino quasi al parcheggio posto sul tetto del Panorama, e qui era entrato in azione. L’avrebbe sorpresa alle spalle, quando ancora erano sulla rampa, afferrandola e stringendole il collo con un braccio

Federico Cipolla
1 minuto di lettura

L'aggressione si è verificata nel parcheggio del Panorama a Treviso

 

Avrebbe seguito la lavoratrice del Panorama fino al parcheggio sul tetto, tentando poi di violentarla, e anche colpendola con un pugno.

In tribunale a Treviso, l’uomo, uno straniero residente in città, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale e lesioni.

La prossima udienza sarà a febbraio. I fatti risalgono alla primavera di due anni fa, quando la donna ha presentato una denuncia contro un uomo che aveva cercato di violentarla, ferendola al volto. Quella sera l’uomo - lei avrebbe riferito di conoscerlo, ma lui sostiene il contrario e nega ogni accusa - l’aveva seguita non appena era uscita dall’ipermercato di viale della Repubblica.

L’aveva seguita fino quasi al parcheggio posto sul tetto del Panorama, e qui era entrato in azione. L’avrebbe sorpresa alle spalle, quando ancora erano sulla rampa, afferrandola e stringendole il collo con un braccio.

Con l’altro invece avrebbe iniziato a palpeggiarla.

La donna però aveva subito mostrato la capacità di reagire e di difendersi. Aveva colpito con un paio di gomitate l’uomo, riuscendo inizialmente a divincolarsi. Una volta liberatasi dalla presa dell’uomo, ha cercato di fuggire. Un tentativo però che era fallito dopo pochi istanti. E anzi l’uomo si sarebbe ancora più incattivito.

Non l’avrebbe solamente bloccata, ma l’avrebbe colpita al volto con un pugno, talmente forte da farla barcollare. A quel punto l’avrebbe bloccata nuovamente cercando di abbassarle i pantaloni. Un tentativo fallito, che ha portato poi alla fuga dell’uomo.

La vittima dell’aggressione - che non lavora più al Panorama - si era presentata poi al Pronto Soccorso del Ca’ Foncello, dove le era stata data una prognosi di sette giorni. Dopo alcune ore aveva presentato denuncia.

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