Montebelluna: violentata dal vicino di casa a 14 anni
Il pubblico ministero ha chiesto per l’uomo, un quarantenne, la condanna a sei anni
Federico Cipolla
In tribunale a Treviso si è tenuta l'udienza preliminare del processo in cui è imputato il 40enne di Montebelluna
È accusato di aver indotto una minorenne a fare e inviargli dei video a sfondo sessuale e poi avrebbe avuto dei rapporti sessuali con lei.
Per un quarantenne ieri è arrivata dal pm Barbara Sabattini la richiesta di una condanna a 6 anni e 8 mesi. Per la difesa però, rappresentata dall’avvocato Guido Galletti, l’imputato sarebbe affetto da un disturbo compulsivo della sfera sessuale inquadrabile come patologia invalidante l’imputabilità.
I fatti risalgono a cinque anni fa. L’uomo, vicino di casa della ragazzina che all’epoca non aveva ancora compiuto quattordici anni, aveva instaurato una relazione con lei, fatta, si è scoperto poi, di video hot e di rapporti sessuali.
L’uomo infatti è accusato essersi fatto inviare dalla minorenne, dopo molte insistenze, dei video - almeno cinque - che la ritraggono durante degli atti sessuali. Ma dai video l’uomo sarebbe passato rapidamente anche alle vie di fatto.
Stando alle accuse avrebbe avuto addirittura sette rapporti sessuali con la ragazzina, avvenuti in un parco pubblico del montebellunese.
In un’occasione invece il rapporto si sarebbe consumato a casa della vittima, e davanti agli occhi di un’altra donna, che però non è mai stata identificata dagli inquirenti. I genitori della ragazzina, appreso dell’accaduto, hanno subito presentato denuncia contro il quarantenne, all’epoca vicino di casa.
In tribunale a Treviso si è tenuta l’udienza preliminare di fronte al gup Carlo Colombo, con rito abbreviato.
Il sostituto procuratore ha chiesto una condanna a sei anni e otto mesi. Non condividendo, evidentemente, la tesi difensiva. L'uomo, secondo la perizia effettuata su richiesta dell’avvocato difensore Guido Galletti, avrebbe una condizione psichica che non lo rende imputabile.
Il Gup Carlo Colombo ha rinviato la decisione all’udienza del prossimo 25 luglio.
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