In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Nella Marca è boom di contagi da streptococco. Ma nelle farmacie pochi antibiotici

Molti casi anche di scarlattina, l’Amoxicillina scarseggia. Patelli: «Richiesta cresciuta del 40%, faremo il galenico»

Valentina Calzavara
2 minuti di lettura
Il dottor Livio Patelli, titolare dell’omonima farmacia in Quartiere Latino e consigliere del sindacato Farmacieunite 

Continua l’allarme per la carenza di farmaci, e anche la Marca Trevigiana non fa eccezione. Questa volta ad arrivare con il contagocce sono alcuni colliri antibiotici e la conosciutissima Amoxicillina, un antibiotico molto adoperato per le infezioni respiratorie e per lo streptococco di tipo A che causa la scarlattina.

Proprio ad un’impennata di infezioni da streptococco A è legata la difficoltà a reperire il prodotto sul mercato. Il sindacato trevigiano Farmacieunite è pronto per lavorare in “rete” al reperimento del medicinale, mentre a livello nazionale sono state diramate le linee guida per creare la versione galenica direttamente nelle croci verdi attrezzate.

L’analisi degli esperti

«Negli ultimi due mesi abbiamo avuto un aumento del 40% della domanda di Amoxicillina» conferma il dottor Livio Patelli, titolare dell’omonima farmacia in Quartiere Latino e consigliere del sindacato Farmacieunite, «la richiesta di tamponi da Covid ora è praticamente azzerata, per contro, è raddoppiata la richiesta di tamponi per lo streptococco e di pari passo c’è stato un exploit di positivi al batterio». Oltre all’epidemiologia, le ragioni della carenza di antibiotici, Amoxicillina in primis, sono però più d’una.

«La stagione favorisce una maggiore circolazione delle infezioni, dall’altro lato, va considerato il fatto che durante il Covid la domanda di antibiotico è fortemente diminuita e quindi le aziende farmaceutiche hanno ridotto le scorte a magazzino. Ora stanno procedendo ai riassortimenti, ma la filiera è ancora un po’ rallentata» prosegue il dottor Patelli.

Come se non bastasse, l’incertezza legata al conflitto russo-ucraino è andata a sommarsi all’annosa difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, dalle molecole che vengono sintetizzate nell’Est Europa, alla carenza di materiali quali vetro, alluminio e plastica per gli imballaggi. A creare un fenomeno di concorrenza anche tra i diversi paesi del Vecchio Continente sono i prezzi: ci sono dei medicinali che in alcuni stati costano poco “a listino” e quindi le ditte produttrici prediligono l’esportazione nei Paesi dove il profitto è maggiore.

Le soluzioni percorribili

Per rispondere alla domanda da parte dei cittadini, i farmacisti trevigiani si stanno organizzando per non far mai mancare una risposta ai pazienti. «Facciamo rete con le altre farmacie per recuperare il farmaco da un collega se serve, laddove esso sia mancante nella nostra sede. Cerchiamo di dare sempre una soluzione alla popolazione, anche confrontandoci con medici e pediatri se necessario per individuare un’alternativa» sottolinea il consigliere di Farmacieunite.

Nel frattempo, la Società italiana farmacisti preparatori (Sifap) in accordo con la Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) ha fornito le linee guida alle croci verdi che hanno l’ambulatorio galenico per poter eventualmente allestire il farmaco “in casa”. Sono state già diramate le istruzioni operative per l’antibiotico Amoxicillina e le società scientifiche sono al fianco dei farmacisti per avere preparati di qualità e omogenei su tutto il territorio.

«Nell’estrema emergenza siamo pronti a confezionare l’antibiotico in farmacia» conclude il dottor Patelli «sarà un prodotto che risponde alle buone norme di preparazione, valido tanto quanto l’originale, ma con una scadenza inferiore visto che non conterrà conservanti. Alla popolazione va lanciato un messaggio di tranquillità, perché una soluzione, viene sempre individuata».

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori