Conegliano, nuovo blocco urgenze dell’ospedale: a giugno via ai lavori, pronto nel 2025
Lo stabile avrà sei piani, oltre al piano terra e all’interrato e i posti letto interessati dall’intervento saranno 288. La superficie dell’area di intervento sarà di 10.400 metri quadrati, mentre la superficie lorda complessiva del nuovo edificio sarà di 28.000 metri quadrati
Salima Barzanti
Partiranno a giugno i lavori per il nuovo Blocco Urgenze ed Emergenze dell’ospedale di Conegliano.
Oggi, 24 maggio, è stato infatti firmato dal consigliere di Infratech Consorzio Stabile s.c.a.r.l, Andrea La Pastina, e dal direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, il contratto per la realizzazione dell’opera.
L’avvio dei lavori, primo step dell’importante all’operazione di ricostruzione del Santa Maria dei Battuti, è fissato nel mese di giugno: il cantiere avrà una durata contrattuale di 880 giorni, pertanto l’ultimazione degli stessi da parte dell’impresa aggiudicataria è prevista per la fine del 2025.
Il direttore generale Benazzi e il consigliere Andrea la Pastina del Consorzio Stabile Infratech
Il Blocco Urgenze ed Emergenze, che sarà realizzato nell’attuale parcheggio interno dell’ospedale, sarà destinato a ospitare il nuovo Pronto soccorso e la Terapia intensiva, l’area Materno infantile, le degenze di Area medica, l’Ospedale di comunità e i Servizi diagnostici.
Lo stabile avrà sei piani, oltre al piano terra e all’interrato e i posti letto interessati dall’intervento saranno 288. La superficie dell’area di intervento sarà di 10.400 metri quadrati, mentre la superficie lorda complessiva del nuovo edificio sarà di 28.000 metri quadrati.
L’opera è finanziata principalmente con fondi PNRR e più in dettaglio: 47.182.701 euro a carico PNRR, 6.577.299 euro dal Fondo Regionale investimenti, 2.089.922 dal Fondo per l’avvio di opere indifferibili ex art. 26 del D.L. 50/2022, per un totale di 55.849.922 euro.
La realizzazione del Blocco Urgenze ed Emergenze rappresenta la prima parte di un piano più ampio e articolato di riassetto del presidio ospedaliero, che prevederà, dopo il completamento della costruzione del nuovo edificio e il trasferimento delle attività sanitarie, la dismissione di alcuni padiglioni esistenti e la loro successiva demolizione.
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