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A Treviso scuole superiori a caccia di palestre: accordo tra Felissent e Besta

Entro settembre bisogna reperire nuovi spazi, complici i lavori di ristrutturazione in partenza

mattia toffoletto
2 minuti di lettura
La piscina del Natatorium 

Superiori a caccia di palestre per settembre: il Da Vinci valuta lezioni di nuoto alle piscine di Santa Bona, il Besta si è già accordato con il Comprensivo Felissent. Il nodo sono i lavori di ristrutturazione che interesseranno in contemporanea, nel prossimo anno scolastico, le palestre di Da Vinci, Riccati-Luzzatti e Natatorium, impianto utilizzato la mattina dal Besta. Un risiko che coinvolge Provincia e Comune, il vertice della prossima settimana potrebbe definire meglio il quadro.

Per le palestre di Da Vinci e Luzzatti, si tratta di interventi con fondi Pnrr: 1,1 milioni di euro per la riqualificazione generale dell’impianto di viale Europa, 1,8 milioni per quello di San Pelajo. Interventi che occuperanno il prossimo anno scolastico, nel caso della palestra del Da Vinci si prevedono due anni. Spazi e ore per l’educazione fisica da recuperare altrove.

Le sole certezze, al momento, arrivano dal professionale di Borgo Cavour, che di norma utilizza la palestra del Natatorium in aggiunta a quella della succursale in via Medaglie d’Oro: «Abbiamo già trovato la soluzione, accordandoci con il Comprensivo Felissent», spiega la preside Renata Moretti, «ci hanno messo a disposizione per quattro giorni alla settimana, fra cui il sabato, le palestre delle medie Mantegna e Felissent». Il tutto combinato con una gestione diversa dei turni nell’impianto di San Lazzaro.

Situazione ancora in alto mare, viceversa, per Da Vinci e Riccati. Nel primo caso, la scuola fruisce già oggi delle palestre del Palladio (succede da parecchi anni, c’è già la conferma per settembre) e delle medie Coletti, ma c’è da reperire una struttura per le classi che fanno abitualmente ginnastica nella palestra del Da Vinci. E, in tal senso, si sta facendo largo l'ipotesi – insolita in orario scolastico – di ricorrere alle vicine piscine di Santa Bona. L’alternativa potrebbe essere un impianto fuori dal Comune. La Provincia, competente per le superiori, dovrà farsi carico delle spese: o per l’utilizzo delle piscine, o per il trasferimento in autobus alla palestra “provvisoria” individuata dal Sant’Artemio.

Il ricorso alle vasche del Natatorium non sarebbe una novità assoluta per il Da Vinci, visto che lì si sono già svolte alcune lezioni dell’indirizzo sportivo. Altro significato, però, avrebbe un utilizzo continuativo e legato allo scientifico tradizionale. «Si potrebbe pensare a corsi differenziati a seconda delle capacità natatorie, fra principianti ed esperti», precisa il dirigente del Da Vinci, Mario Dalle Carbonare. Ma si tratta ancora di un’ipotesi, l’incontro in Provincia della prossima settimana indicherà la rotta.

Quanto al Riccati, una soluzione è già stata trovata per le lezioni pomeridiane di educazione fisica (per le classi della “settimana corta”, ossia cinque giorni): si faranno al Duca degli Abruzzi. Per il mattino, invece, rimangono in ballo le palestre delle medie Coletti o Martini. Se ne discuterà nei prossimi giorni, di certo tutto dovrà essere deciso prima di settembre.

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