Residence di lusso lungo il Sile, la nuova età dell’oro: progetti e prezzi

Dal quartiere di Fiera a Treviso fino a Silea, fioriscono le operazioni immobiliari sulle rive del fiume: spesso sono ristrutturazioni di pregio
Le comodità di un centro urbano e il contatto con la natura: la nuova età dell’oro del mercato immobiliare trevigiano scorre lungo il Sile. Dal quartiere di Fiera alla frazione di Sant'Elena, a Silea, si susseguono nuove operazioni immobiliari, alcune già avviate, altre in potenza, con lo stesso comune denominatore: la vicinanza alla Restera se non addirittura un vero e proprio affaccio sul Sile.
Mentre il mercato del mattone torna dunque a sorridere, le sponde del Sile (soprattutto sul versante nord) si preparano a un imminente restyling. Ai comuni di Treviso e Silea (ma anche guardando verso est quello di Casale sul Sile) assieme all’ente Parco del Sile sono chiamati a svolgere la funzione di regolatori. I privati puntano a cavalcare l’onda.

Da dove partire se non dal Bosco Verticale a Treviso? Con la sua declinazione trevigiana, lo studio dell’architetto Stefano Boeri ha firmato la riqualificazione di una vecchia area abbandonata dietro al Conad di via IV Novembre. Nasce così Ca’ Delle Alzaie. Il residence (un’area da circa 11.000 metri quadrati che ospita tre edifici da 7 piani con 400 piante a basso fusto e 170 alberi) è stato realizzato dalla Cazzaro Costruzioni e inaugurato nel novembre del 2021. I 60 lussuosi appartamenti, dai 400 mila euro in su, sono andati tutti a ruba. Ora tocca ai Mulini Mandelli. Treviso chiama, Milano risponde. Anche in questo caso a firmare il progetto di riqualificazione c’è uno studio della capitale lombarda, quello dell’architetto Matteo Thun. Il professionista ha immaginato la rinascita del compendio di archeologia industriale risalente al 1700 (9.630 mq di superficie compresa l’area verde circostante) con funzioni miste di residenziale e locali pubblici, su mandato del nuovo proprietario, Pierangelo Bressan, presidente di Garmont. Tempo di realizzazione 5 anni.

Seguendo la corrente del fiume si scende verso Silea, comune che negli ultimi anni è stato protagonista di un intenso sviluppo immobiliare. Dietro allo Space Cinema e alla birreria San Josè sono già in vendita gli appartamenti di una piccola lottizzazione chiamata Oasi Silea. Si tratta di un nuovo complesso che prevede varie soluzioni abitative in quattro fabbricati. I prezzi? L’attico da 264 metri quadrati è proposto a 610 mila euro. All'interno della stessa trifamiliare si oscilla poi tra i 450 mila euro per un appartamento su due livelli di 170 mq, ai 310 mila euro di quello da 125 mq con due camere da letto. Grezzo avanzato previsto per settembre 2023.
Gli ipotetici abitanti di questa lottizzazione potrebbero trovarsi come dirimpettai altri inquilini. Dalla parte opposta della strada si trovano infatti due aree per le quali è stata presentata al comune di Silea una nuova proposta di recupero nel segno del residenziale. Stiamo parlando della Silea Legnami, che si trova in una sorta di “penisola” affacciata sul cimitero dei Burci in un’area di quasi 27 mila metri quadrati, e dei silos dell’ex mangificio Pagnan che occupano circa 7000 metri quadrati. Entrambi i proprietari sperano in una variante urbanistica (ex articolo 6 della legge regionale 11/2014) per introdurre negli strumenti di pianificazione una quota di residenziale, trasferendo le attività produttive altrove (nel caso della Silea Legnami) e demolendo i vecchi silos (nel caso dell’area Pagnan).
Se il fiume fa gola, non sono da meno le sue immediate vicinanze. Sono partiti nei mesi scorsi i cantieri della lottizzazione Marini in un’area di 22 metri quadri sul versante ovest del fiume Melma (a nord di viale della Libertà): qui sono previste 9 unità. Per un appartamento nel residence, con 5 locali e superficie di 100 metri quadrati il prezzo è di 340 mila euro, consegna a inizio 2024.
Ancora nel parco del Sile, di fianco alla scuola elementare Cornaro, è in stato avanzato l’ecoborgo di Costruzioni Sant’Elena, disegnato dall’architetto Moreno Bergamo nell’omonima frazione, lungo via Pozzetto: un trilocale da 114 metri quadrati in vendita a 238 mila euro. È uno degli ultimi, di una lottizzazione autorizzata nel 2018. E mentre il mercato mostra segnali di dinamismo, sul fronte della Chiari e Forti, esempio di archeologia industriale, aggiudicata nel 2021 dalla Greenpackaging, al momento non ci sono progetti o proposte sul tavolo. Forse, però, basta solo aspettare.
Affitti introvabili, la villetta rinasce foresteria
In una Treviso dove trovare casa in affitto è pressoché impossibile, e dove i prezzi delle poche locazioni esistenti sono in continua crescita, nelle vicinanze del Ca’ Foncello nasce la foresteria “dell’ospedale”. L’iniziativa è dell’agenzia Domus di Marco De Nardi, che ha coinvolto nel progetto otto imprenditori locali e rilevato una villetta in via Fornaci che a breve verrà abbattuta per fare spazio ad un nuovo edificio a misura di alloggio temporaneo e breve.

La villetta in via Fornaci, vicino all’ospedale, e il cartello comparso nelle scorse ore che annuncia i lavori
Oggi l’edificio di via Fornaci (a meno di cento metri dalla rotonda della tangenziale, uscita ospedale) è una vecchia abitazione della seconda metà del Novecento con alcune superfettazioni uso magazzino sul retro. Chiusa da tempo, è stata rilevata poche settimane fa dalla cordata che ha unito l’agenzia e gli imprenditori che hanno creduto nel progetto, pronto per essere realizzato. Al suo posto sorgerà una piccola palazzina di due piani divisa in otto appartamenti con garage e altrettante postazioni di bike, tutti dedicati ad affitti brevi pensati per medici, infermieri, professionisti che lavorano al Ca’ Foncello, ma anche per le famiglie che devono fare assistenza a chi è ricoverato.
Il cantiere dovrebbe prendere il via entro l’anno per essere realizzato nel giro di qualche mese tanto che si prevede di aprire alle prenotazioni nel giro di una stagione.
L’operazione non è ancora stata pubblicizzata anche perché, non essendoci nulla da vendere, non c’è bisogno di far scattare la corsa all’affare. L’investimento fatto dagli imprenditori si ripagherà nel tempo invece che subito, ma risolvendo un problema cruciale dell’attualità del capoluogo.
E l’ha voluto spiegare bene proprio la Domus (che con l’immobiliare cittadino lavora, ci mancherebbe), affiggendo sulla vecchia recinzione della casa non il classico cartello con le immagini delle future case di lusso, ma una scritta semplice: «Siamo lieti di informare che l’agenzia con la promozione di questa operazione intende dare il proprio contributo contro l’evidente scarsità di offerta di immobili residenziali in locazione».
Cartelli simili, in città, non se ne sono mai visti. «serve, e si può fare» «Chi di noi, non ha mai avuto un parente, un famigliare ricoverato in lunga degenza? Io sì, e pure più di qualcuno dei partecipanti a questa opera» sottolinea Marco De Nardi, guida della Domus, «ad oggi per queste persone trovare case in affitto breve nelle vicinanze dell’ospedale o di Treviso è difficilissimo. Idem per i medici o altri che magari devono venire qui e non hanno ancora idea di come e dove organizzarsi. Il progetto vuole dare risposta a loro, offrendo appartamenti di una o due stanze in affitto breve, che verrà gestito dall’agenzia». Niente turisti, niente B&B, le richieste saranno vagliate e gestite una a una.
L’antico rustico rinato piace agli investitori del Regno Unito
Durante le passeggiate lungo la greenway ci si imbatte spesso in suggestivi scorci che consentono di scoprire dimore storiche come villa Barbaro Ghedini Roman, osservabile subito dopo il porticciolo di Casier, o villa Riva, a sud di quello di Sant’Elena. Tra queste case da sogno potrebbe inserirsi presto anche la riqualificazione di un vecchio rustico, ispirata dallo stile delle abitazioni nordiche. Tra gli annunci del florido mercato immobiliare che accompagna le anse del Sile, non passa inosservato quello dell’agenzia Engel & Völkers (specializzata nella nicchia degli immobili di pregio) che si trova proprio a due passi dalla zona dell’imbarcadero di Cendon, sempre nel comune di Silea. Il progetto è firmato dall’architetto Francesco di Nisio e si sviluppa su un terreno di 2000 metri quadrati.

La villetta in via Fornaci, vicino all’ospedale, e il cartello comparso nelle scorse ore che annuncia i lavori
«L’ecologia è uno dei pilastri su cui si basa l’intero progetto» si legge nella descrizione. L’edificio di 328 metri quadrati, su due piani, sembra svilupparsi per volumi concentrici, affiancando all’abitazione vera e propria, con mattoni faccia vista, un ampio porticato e una luminosa serra. Non manca la tettoia con pannelli fotovoltaici che collega direttamente al garage.
La proposta si fa notare anche per il prezzo: 1 milione e 450 mila euro. Un investimento che non ha impensierito i potenziali compratori, soprattutto dall’estero: «Abbiamo ricevuto nel giro di poche settimane diverse manifestazioni d’interesse» spiega il referente dell’agenzia trevigiana Pierluigi Dotto, «molte dal Regno Unito. Il costo comprende l’acquisto dell’area e la realizzazione del progetto con materiali e finiture di pregio». Nel prossimo futuro chissà, forse potrebbe allungarsi la lista di vip, da Fabio De’Longhi a Riccardo Donadon, che hanno preso casa lungo il Sile.
L’ex Ricamiflor cambia pelle
Era un’azienda specializzata nei ricami, diventerà uno spazio per accogliere meeting aziendali, spettacoli ma anche shooting fotografici, mostre di arte, mostre di fotografia, corsi di vario genere, registrazioni video musicali e chi più ne ha più ne metta.
La rinascita “alla berlinese” dello spazio lasciato libero dalla Ricamiflor in via Torre a Lughignano di Casale nasce in famiglia; a lanciare il progetto è infatti la nipote dell’ex titolare venuto a mancare due anni fa. «Un uomo particolare e pieno di interessi» racconta la “titolare”, Caterina Sartoretto, nello spiegare la ragione che ha portato a ideare questa trasformazione degli ambienti della ditta, «amava la musica, la poesia, la filosofia, l’arte, la fotografia, era coltissimo ma non molto capito» sorride. Di qui l’idea di dare al luogo dove lo zio aveva lavorato anni, il suo spirito. Ed ecco nascere “Studio 321”.
L’inaugurazione è prevista domenica alle 15, «non sarà la classica inaugurazione, ma un’inaugurazione creativa. Lo spazio sarà allestito già con varie postazioni statiche per dare visivamente l’idea di cosa ci si può fare all’interno, inoltre ci sarà uno spettacolo che avrà come filo conduttore il tema della rinascita» spiega Sartoretto, «lo scopo non è solo quello pubblicitario ma è quello di dare un vero e proprio messaggio. Speriamo che questo possa essere di ispirazione ai giovani, che possano essere spronati a realizzare i loro sogni. Siamo convinti che questa nuova realtà porterà nuovo lavoro e nuove opportunità a più persone, in quanto collaboriamo con vari professionisti».
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