Miani a Treviso, l’ipotesi del dimezzamento con la gestione affidata alla Park It
Ca’ Sugana pensa al rilancio del multipiano fuori mura usando solo metà degli attuali 447 posti auto
Federico de wolanski
Dimezzare la disponibilità di spazi del multipiano Miani, riconfigurare quelli che restano, e affidare il rilancio dello scambiatore “diminuito” al nuovo gestione della sosta cittadina: il tandem Park It- Gps.
Sono le tre mosse su cui riflette il Comune dopo aver chiuso l’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento e dovendo prevedere di gestire in proprio di qui a un anno i 447 posti auto inutilizzati (se non in minima parte al mattino) della struttura in via Monterumici.
La situazione, in breve
Il Miani Park ha vent’anni e non ha mai funzionato. È gestito da Actt Servizi, società municipale che il Comune ha messo in liquidazione. Quando la procedura sarà conclusa - un anno massimo - il Miani Park tornerà nella gestione diretta di Ca’ Sugana che dovrebbe avere i soldi (2 milioni) per estinguere il mutuo aperto nel 2002 per costruire il multipiano, ma non ha certo intenzione di controllarlo in proprio.
Park It e la riduzione di stalli
Di qui l’ipotesi su cui si sta già ragionando ai piani alti dell’amministrazione: affidare a gestione del multipiano a Park It e Gps (che nel frattempo avranno già preso possesso del sistema della sosta in città), ma già prevedendo la riduzione degli stalli ai soli utilizzati fino ad oggi, tenendo come riferimento i momenti di picco. A conti fatti, si parla di circa la metà, non di più: primo e secondo piano visto che nel terzo è rarissimo vedere arrivare auto, e il quarto (il tetto) non è mai stato utilizzato se non come deposito auto delle concessionarie. Con soli duecento stalli e senza più un mutuo da dover pagare, il Miani potrebbe diventare “sostenibile”.
Il riuso
Per farlo diventare anche “vantaggioso”, non potendo contare su una sosta che ormai si è capito lì non va, ecco l’altra idea: «Utilizzare gli spazi rimanenti come deposito comunale e/o come hub del cargo Bike», ammette il vicesindaco e assessore alla mobilità Andrea De Checchi.
Il Comune è sprovvisto di depositi per stoccare archivi e materiali non di pregio; oggi li affitta da terzi e potrebbe tagliare le spese riallestendo ad hoc e senza troppe spese un piano del Miani Park. Ci si sta pensando seriamente ben sapendo che all’archivio non serve chissà cosa, e gli impianti antincendio già ci sono.
Per quanto riguarda la logistica, visto che il Miani Park non permette l’ingresso e l’uscita dei furgoni (le altezze di progetto non li prevedevano), potrebbe dare spazio solo alle consegne leggere dell’ultimo miglio, a patto di riuscire a far entrare prima il materiale da distribuire nel futuro hub del multipiano. Fattibile? Si, dipende se ci sarà richiesta che invece c’è già per gli spazi deposito.
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