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Rivoluzione della sosta in centro a Treviso. Ecco le novità pratiche in arrivo

I nuovi gestori Park It e Gps sono attivi anche a Milano, Roma, Padova e Foggia e altre dieci città italiane

Federico de Wolanski
1 minuto di lettura
A Treviso saranno sostituite le colonnine e rifatti i sensori per offrire nuovi servizi 

Sono il tandem che ha vinto ai punti il bando per la gestione della sosta in città nei prossimi sette anni (più una eventuale proroga di due). Ma chi sono Park It e la Global parking Solution? Di fatto due tra i principali operatori del settore, che si suddividono il mercato occupandosi la prima della realizzazione di tutta la spina dorsale elettronica del controllo della sosta, la seconda materialmente della gestione.

Gli appalti già attivi

La Park It, capofila della cordata che ha vinto il bando della sosta di Treviso con un’offerta da 4,3 milioni in sette anni (Iva esclusa), è la società che gestisce i 20 milioni di transiti all’anno nelle 48 aree di sosta degli aeroporti romani; ha organizzato tutto il park interrato nell’area della nuova Piazza Gae Aulenti a Milano, cuore del business di Milano; ancora nel capoluogo lombardo gestisce i 2.600 posti del polo logistico e commerciale di Porta Varesine; ha organizzato e gestisce l’area di sosta di Eataly a Bologna e i parcheggi cittadini a Padova. E non sono tutti i suoi contratti.

La Gps è l’azienda che controlla la sosta nel comune di Vicenza, ma anche a Foggia, e i Reggio Park di Reggio Emilia così come gli stalli nella città dove ha sede: Piacenza. Nell’area la società si occupa anche della gestione del grande park scambiatore costruito a servizio della stazione Mediopadana lungo l’alta velocità Milano-Bologna (quella progettata da Calatrava), al fianco dell’A1. E poi il multipiano di Genova Piazza Dante (capiente quanto il futuro, se si farà, Park Vittoria), o il Garibaldi Park di Alessandria.

Quando entreranno in funzione

L’affidamento dell’appalto della sosta è stato deciso senza troppo clamore, anche perché mancano ancora alcuni giorni al momento in cui finiranno i trentacinque giorni del cosiddetto “stand still”, una formula contrattuale che delimita i tempi in cui sono ammessi ricorsi evitando al Comune di avviare pratiche poi da rifare o sospendere.

A inizio maggio si arriverà così alla stipula del contratto, che aprirà la strada ai 60 giorni di “test” della nuova tecnologia, e poi all’avvio della sua installazione in tutta la città (da contratto in 120 giorni).

Le novità più importanti

L’appalto prevede la completa sostituzione di sensori e colonnine di pagamento con sistemi capaci di ricevere pagamenti in monete, carte di credito o bancomat (oggi solo due sono abilitate a tale funzione), e dare il resto.

Il sistema trasmetterà i dati relativi ai park occupati e liberi e la loro ubicazione, per permettere agli utenti di sapere dove dirigersi per parcheggiare tramite l’app comunale in fase di definizione. Sarà rifatta tutta la segnaletica.

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