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Susegana, consigliera aggredita a Malta: aperto un fascicolo per violenza sessuale

Dopo l’aggressione a Lara Shahin, la polizia maltese cerca un trentenne. Per la donna tanti messaggi di solidarietà

diego bortolotto salima barzanti
1 minuto di lettura

Il Primera hotel dove è avvenuta la violenza e Lara Ali Shahin, professoressa e consigliere comunale

 

È tornata a casa Ponte della Priula Lara Ali Shahin, professoressa e consigliera comunale, vittima di un tentato stupro a Malta sabato notte. La polizia maltese ha aperto un fascicolo per “Sexual offence violent indecent assault”, ovvero reato sessuale e violenta aggressione.

Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza, in particolare del Monavale Pub, e sentiti dei testimoni.

Il Primera Hotel, dove vi è stato il crimine, è situato a pochi passi dal locale, nella baia di San Paolo, a Malta. Secondo i primi riscontri, il maniaco che ha seguito la donna, mettendole le mani addosso in una camera al quarto piano dell’albergo dove alloggiava, baciandola e toccandole il seno, è un maltese di origini egiziane.

C’è un identikit: alto 1,70, magro, trentenne, con la barba, capelli neri corti. Recuperati un paio d’occhiali che il maniaco ha perso nella colluttazione.

«Ci vorrà tempo per superare il trauma di quel bastardo», spiega Lara Shahin. «Devo fare un corso di difesa, quando lui era sopra di me non sapevo come difendermi». Si è messa a urlare e così è arrivato il portiere dell’hotel, che ha fermato il violento.

Grazie alla prontezza del receptionist dell’albergo è stata salvata. «All’inizio non sapevo se presentare una denuncia, ma ho fatto bene, perchè possa essere fermato e non faccia del male ad altre donne».

Lara Ali Shahin è insegnante al liceo Marconi di Conegliano e a Susegana è impegnata come consigliere comunale con il gruppo di minoranza Susegana Libera. «Sono ancora scossa da quanto è accaduto - confida -, ma la vita deve andare avanti, tornerò subito a insegnare e alle mie attività, ho carattere e non mi faccio abbattere da niente».

Tanti sono stati i messaggi di solidarietà arrivati per la donna. «Non esiste nessuna parola che possa giustificare atteggiamenti di questo tipo, esprimiamo piena e assoluta solidarietà a Lara - commenta il sindaco Gianni Montesel -. Siamo molto dispiaciuti per quello che è accaduto”. La lista di maggioranza, Insieme per Susegana, ha voluto esprimere vicinanza alla consigliera con un messaggio social: «Ogni forma di violenza deve sempre essere condannata, esprimiamo la nostra vicinanza».

Accanto a Lara anche Maurizio Trentin, capogruppo di Susegana Libera. «Appena abbiamo saputo la notizia abbiamo cercato di starle vicini - aggiunge Trentin -. Non bisogna neanche dirlo che è una cosa da condannare senza se e senza ma. Lara è ovviamente scossa. Dovrà pure tornare a Malta per testimoniare per l’eventuale processo, non sarà facile, sarà come rinvangare l’episodio. Cercheremo di sostenerla il più possibile, magari anche trovando il modo di accompagnarla».

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