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Al Bailo le sculture di Arturo Martini, folla a Treviso per l’inaugurazione della mostra

Inaugurazione della mostra “Arturo Martini. I Capolavori”, che riporta a Treviso il grande scultore ricordato a tratti dalla sua città e a tratti dimenticato

Marzia Borghesi
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Il battesimo del mondo culturale trevigiano e della politica, presenti anche il ministro Carlo Nordio e il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone; e dei cittadini che hanno affollato la chiesa di Sant’Agnese, prima, e il Museo Bailo poi, incuranti della pioggerellina che ha iniziato a scendere implacabile proprio al momento del taglio del nastro, procrastinato fin quasi alle 19 per dare a Nordio le forbici in mano.

«E' un grande onore per me _ ha detto il Guardasigilli _ sono contento di poter ringraziare il sindaco e la mia grande amica Lavinia (assessore alla Cultura uscente, ndr). Questa mostra conferma che questa amministrazione è attenta alla cultura e al benessere spirituale».

Pomposa l’inaugurazione della mostra “Arturo Martini. I Capolavori”, che riporta a Treviso il grande scultore ricordato a tratti dalla sua città (tre le grandi mostre, la prima nel 1947, anno della morte a Milano, quella memorabile del ’67 con Mazzotti e Scarpa e infine nel 1989, con Manzato, l’esposizione dedicata a Martini giovane) e a tratti dimenticato.

E se l’evento culturale c’è tutto, con una mostra ricca e di rilievo internazionale – 280 le opere esposte di cui 130 in prestito da collezioni pubbliche e private – a un mese e mezzo dalle elezioni amministrative il momento non poteva non assumere valore simbolico.

Inaugurazione della mostra di Martini a Treviso, le parole del sindaco Conte e del curatore

«Sono emozionato, c’è tutto il mondo della cultura trevigiana» dice Mario Conte ai piedi del Figliuol prodigo, imponente ed emozionante scultura che accoglie il pubblico all’ingresso del Bailo.


Pochi minuti prima aveva ringraziato quanti hanno assiepato la chiesa di Sant'Agnese. Raggiante il dirigente dei Musei Civici Fabrizio Malachin, co-curatore insieme a Nico Stringa. Emozionata Colonna Preti che si è pubblicamente accomiatata dalla città con queste parola: «Devo dire grazie al sindaco, ho avuto la più grande soddisfazione della mia vita».

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