San Polo, morta l’assessora Marisa Luvison. A stroncarla un linfoma
Seguiva il Sociale e le Politiche dell’immigrazione. Sabato 1° aprile, nel giorno del funerale, sarà dichiarato il lutto cittadino
Niccolò Budoia
L'assessora Marisa Luvison è morta a 73 anni
Se n’è andata in silenzio, quasi in punta di piedi. Marisa Luvison, assessora al Sociale da quasi quattro anni, è morta nella notte fra martedì 28 e mercoledì 29 marzo: aveva 73 anni e da almeno due decenni combatteva contro il linfoma di Hodgkin. Le sue condizioni di salute erano peggiorate nelle ultime due settimane.
Sabato 1° aprile, il giorno dei funerali, San Polo vivrà una giornata di lutto cittadino.
Luvison era una figura amatissima in tutto il paese. Prima di essere eletta in consiglio comunale e diventare assessora nel giugno 2019, aveva lavorato per decenni all’Anagrafe comunale, accogliendo i cittadini sempre col sorriso, cercando costantemente di non dimenticare la gentilezza nei suoi rapporti con i cittadini. Lo stesso sorriso lo aveva mantenuto quand’era diventata amministratrice: si era candidata quattro anni fa per il Polo del Cambiamento, la lista civica che aveva portato all’elezione di Nicola Fantuzzi.
In quell’esperienza non aveva mai rinnegato il proprio campo, il centrosinistra, tanto da “rimproverare” anche il primo cittadino quando aveva deciso di prendere la tessera di Fratelli d’Italia. Neppure in quel momento era venuta meno la spinta che l’aveva decisa a candidarsi, ovvero l’impegno a servire i cittadini.
Per questo, insieme alla collega Elisabetta Giacomin, non aveva voluto dimettersi, mettendo in crisi la giunta. Un episodio solo ma che mette in evidenza lo spirito con cui Luvison aveva deciso di mettersi al servizio del Comune, come aveva fatto da dipendente per tanti anni.
«Ci sono giorni difficili nella vita di ognuno, fatti di pensieri, domande e profonda tristezza. Oggi è uno di questi per tutta la nostra comunità», si legge nel post con cui il Comune di San Polo l’ha voluta ricordare tramite i suoi social, prima di sottolineare la forza e la dignità con cui aveva voluto affrontare la malattia e l’impegno da assessora al sociale sampolese. Nessuno in municipio aveva davvero capito quanto gravi fossero le sue condizioni di salute.
Da due settimane aveva diradato i suoi impegni istituzionali fino a prendersi un periodo di totale riposo, ma questo era già successo in passato. Alcuni mesi fa il sindaco Nicola Fantuzzi aveva rimodulato i suoi impegni, togliendole di comune accordo alcune deleghe. Luvison aveva deciso di tenere per sé il Sociale e le politiche d’immigrazione.
«Siamo tutti molto turbati. Aveva affrontato la sua malattia con dignità e coraggio: questo le aveva permesso di usare ancora più gentilezza e sensibilità verso le persone più fragili, anche nel suo ruolo da assessora. San Polo perde un punto di riferimento», la ricorda il sindaco Nicola Fantuzzi.
Il funerale sabato 1° aprile alle 10 nella chiesa di a San Polo. Luvison lascia il marito Adriano Pedrocco, il figlio Andrea e i parenti. Rosario giovedì 30 alle 19.30 nella chiesa di San Giorgio e venerdì 31 a San Polo. Camera ardente alla Casa Funeraria Terzariol di Gorgo, giovedì e venerdì con orario 9-12 e 14-18.
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