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Ponte di Piave, investe un ragazzo là dove quattro anni fa venne travolta e uccisa sua madre

Incidente a Ponte di Piave. Conducente di un’auto centra un ventiduenne nel medesimo punto in cui la mamma fu uccisa nello stesso modo

Rosario Padovano
2 minuti di lettura

Il giovane travolto è stato soccorso dal Suem 118

 

È fuori pericolo R.M., il ventiduenne di Salgareda falciato da una Bmw lunedì sera, versa le 18.45, mentre passeggiava tranquillamente con la fidanzata lungo via Vittoria, la strada che collega fra loro le frazioni di Levada e Busco. Al volante della Bmw sportiva che lo ha investito alle spalle e lo ha fatto volare per almeno dodici metri, un giovanissimo, non ancora ventenne, residente nella zona, che dopo l’incidente, si è prontamente fermato.

Per un’incredibile tragica coincidenza, il ragazzo che guidava è figlio della donna rumena che, nel febbraio 2019, venne falciata proprio in quello stesso tratto di strada da un’autovettura che non l’aveva vista camminare lungo il ciglio della carreggiata. Nell’occasione morì la donna di 38 anni – la madre del ragazzo – mentre la figlia che camminava con lei si salvò. Allora il sinistro mortale venne imputato alla scarsa visibilità provocata dall’orario notturno, mentre lunedì sera sembra che, ad accecare la vista dell’automobilista, sia stato il sole basso che tramontava.

La Bmw procedeva, infatti, verso ovest, in direzione di Levada, come facevano i due fidanzatini. La macchina, che sembra procedesse a velocità sostenuta, ha preso in pieno il ragazzo, mentre la fidanzata, che si trovava leggermente più all’interno, è rimasta illesa e, sebbene scossa, è stata la prima a prestare i soccorsi a R.M., che aveva già perso conoscenza e che sanguinava abbondantemente alla testa.

I soccorsi sono stati tempestivi e determinanti per salvare la vita al giovane; in pochissimi minuti sono arrivati sul posto sia l’ambulanza che l’elicottero, con a bordo personale preparatissimo. Oltre alla velocità, sul banco degli imputati sembra esserci il tratto di strada di via Vittoria che collega Levada a Busco.

Nonostante, da anni, si parli di dotare la carreggiata di marciapiede e pista ciclabile, a tutt’oggi nulla è stato fatto. A breve, però, dovrebbero partire i lavori di un primo stralcio, quello relativo al tratto più vicino a Levada e non, quindi, il rettilineo che porta a Busco teatro dei due gravissimi incidenti di cui si è scritto.

Per queste ragioni, anche in un prossimo futuro, chi dovrà spostarsi a piedi in quella zona sarà costretto a farlo ancora con le macchine che lo sfiorano e con tutti i relativi rischi. I residenti della zona riferiscono che quel lungo rettilineo è un vero e proprio invito per i meno prudenti a spingere sull’acceleratore e più di qualcuno lamenta la totale mancanza di rilevatori della velocità, che potrebbero stimolare gli automobilisti a tenere una guida più moderata.

R.M. viene descritto come un bravissimo ragazzo, diplomato, che lavora presso uno studio tecnico di Oderzo. È anche uno sportivo e per questo dotato di un fisico forte e sano che potrebbe aiutarlo a superare le gravi lesioni subite. 

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