Sassi dal cavalcavia e pietre contro i treni: allarme in provincia di Treviso, indagini in corso
I carabinieri hanno sorpreso i tre in stazione, due sono minorenni. Anche una Dacia colpita al cofano in un sottopasso
federico cipolla
E ora sono tre. Dalla Pedemontana, da un cavalcavia nella zona di Barcon e contro i treni a Castelfranco. In tutti i casi si tratta di ragazzini che lanciano sassi contro i mezzi. Un “gioco” pericolosissimo, che solo grazie al caso fino ad oggi, nei tre casi specifici, non ha avuto conseguenze e nessuno è rimasto ferito. Mentre sono già sei i ragazzi scoperti e denunciati per gli episodi accaduti nelle scorse settimane.
L’ultimo caso si è verificato giovedì scorso alla stazione ferroviaria di Castelfranco. I carabinieri da qualche giorno erano alla ricerca di tre ragazzini, visto che nell’ultimo periodo erano state più d’una le segnalazioni di lanci di sassi o di altri gesti pericolosi nei pressi dei binari. Alla fine li hanno individuati e denunciati: sono un ventenne di origini marocchine e due minorenni di sedici e diciassette anni.
Sono stati sorpresi vicino alla stazione ferroviaria di Castelfranco giovedì. Il terzetto, raggiunta a piedi la zona dei binari ferroviari dopo aver scavalcato le recinzioni, ha lanciato dei sassi anche durante il passaggio di alcuni treni. Fortunatamente senza conseguenze per le persone o per i mezzi.
Secondo i primi riscontri raccolti dai carabinieri pare non fosse la prima volta che i tre sono veniva notati ad aggirarsi pericolosamente a ridosso dei binari e a loro carico è stata elevata anche la sanzione amministrativa prevista per l'accesso a zone vietate.
Il maggiorenne inoltre risponderà penalmente anche della violazione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune della Castellana, provvedimento che gli era stato notificato nel settembre scorso, mentre uno dei due minori sarà segnalato anche per la detenzione per uso personale di alcuni grammi di hashish di cui era in possesso al momento del controllo dei militari dell'Arma.
Le indagini puntano a capire anche se altri episodi segnalati nell’ultimo periodo nella zona della Castellana siano attribuibili ai tre ragazzi. La scorsa settimana, per esempio, un automobilista ha segnalato tre ragazzini che lanciavano sassi da un cavalcavia. Siamo in questo caso tra San Floriano e Barcon, e la sua Dacia, ha segnalato ai carabinieri di Castelfranco, è stato colpita da un sasso mentre passava in un sottopasso. L’automobilista ha intravisto dei ragazzini scappare a piedi poco dopo. Ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto dei ragazzi non c’era già più traccia.
Un mese e mezzo fa, era il 14 marzo, l’episodio più grave, quello in cui si è sfiorata la tragedia.
Tre giovani erano piazzati sul cavalcavia 68 della Pedemontana, nella zona dei Bergamin in località Zapparè, ai confini tra Montebelluna e Trevignano. Da lì hanno lanciato un grosso sasso contro un’auto che stava percorrendo la superstrada. Il sasso ha colpito il punto tra il cofano e il parabrezza. Un caso fortunato, perché avesse colpito solo il vetro avrebbe di certo ferito la persona seduta sul lato passeggero. All’interno della Range Rover rossa c’era una famiglia toscana: davanti i genitori, dietro il figlio. I ragazzini erano stati visti scappare in motorino e filmati.
I carabinieri ci avevano messo poche ore ad individuarli, grazie soprattutto alle caratteristiche di uno scooter. A finire nei guai tre studenti minorenni, residenti vicino a luogo del lancio.federico cipolla
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