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Investì e uccise un ragazzo di Morgano, il poliziotto ora chiede di patteggiare

I legali del poliziotto ed ex rugbista hanno già preso i contatti con la procura. Cercheranno di calibrare una pena tra i 3 e i 4 anni per evitare il carcere

Marco Filippi
1 minuto di lettura
La vittima, Davide Pavan, aveva 17 anni ed era di Morgano 

I legali di Samuel Seno, il poliziotto di 30 anni che a Paese, nel maggio dell’anno scorso, investì e uccise Davide Pavan, 17 anni di Morgano, formalizzeranno, nei prossimi giorni, in procura, la richiesta di patteggiamento.

Non appena hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, gli avvocati Fabio Capraro e Luciano Meneghetti si sono subito attivati per valutare la soluzione migliore per l’agente della questura, ex rugbista, indagato per omicidio stradale. Considerato che al poliziotto sono contestate anche la guida in stato d’ebbrezza (il poliziotto aveva un tasso alcolemico dio 1, 26) e la circolazione contromano (perché nel percorrere via Olimpia invase parzialmente la corsia opposta di marcia) si ipotizza che la pena patteggiata potrebbe oscillare tra i 3 e i 4 anni. Una pena che gli permetterebbe di evitare il carcere e di mantenere il posto di lavoro, per il quale al massimo potrebbe subire un procedimento amministrativo interno.

Seno, che era stato nell’immediatezza dei fatti, posto agli arresti domiciliari, ora lavora in un ufficio amministrativo della questura. I familiari del giovane di Morgano sono stati risarciti dall’assicurazione e quindi non si costituiranno parte civile.

Seno, poliziotto e rugbista 

Seno, reduce quel giorno da una giornata di festa con il Rugby Paese, squadra dove aveva militato per anni, stava percorrendo via Olimpia a Paese a più di 80 chilometri all’ora quando si scontrò con lo scooter di Davide Pavan: 30 chilometri orari in più del limite. Fu questo l’esito, in sintesi, della perizia cinematica eseguita dal consulente della procura l’ingegner Francesco Sottana.

Seno era appena stato alla festa del Rugby Paese. Dopo una carriera ad alto livello, aveva giocato alcuni anni a Paese, e quella sera aveva dato l’addio al rugby giocato. Con i compagni di squadra, per “bagnare” quella decisione, aveva bevuto.

Abbastanza da avere un tasso alcolemico di 1,26, rilevato con gli esami del sangue. Dalle analisi condotte era poi emerso che al primo alcoltest, eseguito sul posto alcuni minuti dopo l’incidente il tasso era di 1,51; al secondo, cui fu sottoposto dopo un quarto d’ora, di 1, 26. Dall’autopsia infine emerse che il ragazzino era stato colpito dalla Golf sul lato sinistro, essendosi fratturato il femore sinistro. È come se Seno alla guida non si fosse accorto che la strada girava verso destra. Al contrario il diciassettenne procedeva alla velocità corretta e indossava il casco. Non aveva bevuto e non aveva assunto droghe.

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