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La protesta di una commerciante di Treviso: «Basta eventi di domenica, io chiudo»

Oggi, domenica 19 marzo, la Popolarissima, e in Pescheria spunta il cartello. L’associazione: «Serve coinvolgimento e coordinamento»

Federico de wolanski
1 minuto di lettura

La competizione ciclistica che oggi chiuderà la parte Nord della città vietando transito e parcheggi arriva dopo un weekend in cui la città era stata in parte limitata per il transito della Mooh Run, dopo le domeniche a piedi per lo smog e per altri eventi.

Troppo a detta di diversi commercianti uno dei quali, il negozio Genty in Pescheria, ha esposto un cartello di protesta: «Causa eventi in città, domenica chiuso, almeno risparmio sulle bollette». Dito puntato sulla manifestazione sportiva, ma più che altro sul “sistema”.

È un tema che pesa tra le vetrine della città, tanto che a cavalcare l’argomento è Veneto Imprese Unite chiamando in causa l’amministrazione comunale. «Dov’è il calendario che avevano detto ci avrebbero dato? Finché si procede così, i negozianti sono tagliati fuori da quel che succede in città».

La protesta rimbalza di strada in strada, ad esclusione delle attività di ristorazione che fra tutti gli esercizi del centro sono quelle che risentono meno delle chiusure o degli eventi sportivi.

«Quello che manca è la comunicazione» dice Nicoletta Piovesan, presidente di Veneto Imprese unite, «se le attività commerciali non sono informate sul calendario di eventi si ritrovano a sapere le cose di settimana in settimana, non c’è modo né di organizzarsi, né di organizzare attività promozionali collettive e collaterali all’evento. Il Comune aveva promesso la diffusione almeno un calendario mensile, non chiedevamo certo quello annuale, non si è visto nulla».

I commercianti dell’associazione non criticano gli eventi, siano la Popolarissima, la Maratona, la mezza o i mercatini, ma «il fatto che siano manifestazioni precipitate sulla città, risultando di fatto decontestualizzate, se invece il Comune ci coinvolgesse tutti, i risultati sarebbero migliori sia in termini di pubblico che di affari e di appeal della città».

Sempre dal mondo del commercio, ne abbiamo dato notizia due giorni fa, si registrano forti mal di pancia nell’area di via Martiri della Libertà dove molti negozi soffrono il contesto reso ancor più difficile dal continuo viavai di autobus e dai cantieri edili. Un tema che ritorna ciclicamente, ma sul quale non si è mai intervenuti.

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