In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Quarto lotto d’oro della tangenziale di Treviso, impennata dei costi. Il Pd: «Per adesso è solo spot elettorale»

Nell’arco di quindici anni il prezzo dell’opera (2,5 chilometri) è quasi raddoppiato. Zampese: «Ma la cifra comprende tutto»

Federico de wolanski
3 minuti di lettura
La tangenziale di Treviso, il progetto prevede il prolungamento dallo svincolo della Castellana fino alla Feltrina 

Metti il costo dell’energia, aggiungi il rincaro delle materie prime, gli aumenti del carburante per i mezzi di cantiere e pure un pizzico di adeguamenti salariali.

Gli ingredienti bastano a giustificare la spesa di 77 milioni di euro per 2,5 chilometri di strada? Certa per ora solo una cosa: il costo del quarto lotto della tangenziale di Treviso in dieci anni è praticamente raddoppiato senza che si muovesse foglia e anzi, sottraendo interventi.

Cronistoria di un bilancio

Sorvoliamo sul fatto che a inizio Duemila una prima stima del progetto valesse qualcosa più di 30 milioni di euro. Si iniziano a dare le cifre sul serio quando il piano per il prolungamento della tangenziale dalla Castellana alla Feltrina inizia a essere preso sul serio con progetti (per quanto “preliminari”) e soluzioni operative.

Siamo nel 2008, in sella c’è la giunta Gobbo che approva il progetto preliminare dell’opera per 46,48 milioni di euro. «Nel secondo semestre del 2009 si apriranno i cantieri, che dureranno circa due anni» commenta alla stampa un raggiante assessore regionale Renato Chisso.

Di cantieri invece non se ne vedono. Nel 2010 il progetto è lievitato a 55 milioni di euro, alla strada in trincea si è aggiunto un super tunnel. Ma si sta ancora parlando di piani, il cantiere di Chisso non c’è. Come mai?

La case fantasma

Si è scoperto che il tracciato definito da Veneto Strade dopo il 2008 passa sopra le case perché nessuno aveva aggiornato le carte con le concessioni edilizie rilasciate dal Comune nella zona del tracciato nei trent’anni di dibattito sull’opera.

Piccola dimenticanza. Poco male. Per aggirare l’ostacolo si pensa di spostare l’opera più a nord, e sotterranea in buona parte, ma l’ipotesi fa lievitare i costi fino a 66 milioni. Altra doccia fredda: la Regione quei 10 milioni in più non li mette (2011). Risultato? Tutto fermo, tutto da rivedere.

Le quattro opzioni

A Treviso arriva la giunta Manildo che dà mandato di studiare il tracciato alla società Trt che alla fine di decine di pagine di approfondimenti dà quattro opzioni: il vecchio percorso completamente in rilevato da 51 milioni; un percorso in rilevato con sottopassaggio della ferrovia da 53 milioni; un percorso con trincea in via delle Casette e sottopasso della ferrovia da 63,4 milioni; un maxi interrato con tre sottopassaggi (Feltrina compresa) e rampe di uscita per un costo variabile da 83 fino a 94 milioni di euro.

La scelta? Si resta al piano da 63 milioni, ma i soldi non ci sono perché nel frattempo, dopo anni di stasi, i soldi stanziati dalla Regione e Veneto Strade sono andati altrove. Si arriva così ai giorni nostri in cui il progetto manca (verrà fatto ora) ma già si dice costerà 77 milioni, 14 milioni in più dell’ultimo piano ritenuto valido (2014). La ragione?

«Cara? Tanti elementi da calcolare»

«Il quarto lotto è la più importante opera strategica per il nostro territorio» dice l’assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese, «chiuderà l’anello della grande viabilità a sud snellendo il traffico e liberando dalle auto San Giuseppe».

Non sono troppi oltre trenta milioni a chilometro? «I costi dovranno essere valutati attentamente» spiega, «ma una tangenziale ha costi alti che tengono conto di espropri, Iva, opere strutturali, oneri di vario genere, compreso il progetto. La spesa messa a bilancio deve essere vista in quest’ottica».

Ma sui numeri e gli annunci fatti venerdì dal ministro per le infrastrutture Matteo Salvini già monta la polemica.

Il Pd all’attacco

«Quello di Salvini, venerdì, è stato il classico e scontato spot elettorale» attacca il segretario provinciale del Pd Giovanni Zorzi, «è da anni che si parla di questo progetto ma senza mai arrivare a nulla di concreto. Mentre Salvini promette un assegno da 77 milioni, Conte dice che si andranno a reperire i fondi quando ci sarà il progetto esecutivo. Intanto il tracciato è solo in bozza e gli studi su flussi e impatto risalgono a anni fa. Penso che gli abitanti di S. Giuseppe siano ormai abituati a queste uscite».

Poi una stoccata alla promessa fatta dal ministro Salvini dopo l’annuncio dell’avvio del progetto («Tornerò qui la prossima volta con i soldi»): «Salvini sarebbe stato più credibile se si fosse presentato da loro dopo il 15 maggio vestendo solo i panni di ministro e non anche quelli di sponsor di Mario Conte, come invece ha fatto ieri».

Sui numeri assai ballerini e in continua ascesa da anni Zorzi avverte tutti: «Si lanciano cifre milionarie, seminando solo grande confusione. Salvini annuncia una cosa, Conte ne dice un’altra. Se c’è questo via libera, si discuta di progetto, impatto e fondi nelle sedi preposte». 

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori