Ladri in un’abitazione lunedì, poi tre individui si sono presentati con la refurtiva da un Compro-oro per ricevere in cambio denaro. Ma proprio mentre era in corso la trattativa sulla compravendita, hanno fatto irruzione i carabinieri che li hanno arrestati.

Il fatto è avvenuto a Portogruaro dopo che i furti erano stati commessi a Noventa di Piave, a Cessalto e a Pramaggiore.

Sono finiti in cella tre componenti di una banda, tutti residenti a San Donà di Piave, che hanno imperversato tra la città metropolitana di Venezia e il Trevigiano lunedì.

Si tratta di Loredana Bottega, difesa dall’avvocata Lorenza Zanatta; Olinda Baù, difesa dall’avvocato Carlo Augenti e infine John Baù, difeso dall’avvocata Annamaria Marin. I tre arresti devono ancora essere convalidati dalla Procura di Pordenone.

Soddisfatto alla notizia il sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato, che plaude al lavoro dell’Arma.

«Sicuramente è stata compiuta un’azione di sinergia per arrivare all’arresto delle tre persone accusate anche del furto nell’abitazione di Cessalto», ha sostenuto il sindaco Crosato.

«Cessalto subisce una media di furti inferiore rispetto ad altri comuni del comprensorio che non hanno la stazione dei carabinieri. Questo dato mi rende orgoglioso», prosegue il sindaco.

Nella caserma di Cessalto lavorano 12 militari. «Nel corso degli ultimi due anni», conclude Crosato, «abbiamo eseguito importanti lavori di messa in sicurezza dello stabile che ospita i carabinieri. Si tratta di un edificio di proprietà comunale. Siamo intervenuti anche sugli infissi. Tutte le stanze oggi sono a norma», prosegue il sindaco.

«Ma nuovi interventi non mancheranno da qui ai prossimi mesi, perché la struttura va sempre manutentata», promette il primo cittadino che sottolinea come la presenza della caserma serva da deterrente per l’azione di ladri d’appartamento e non solo.

I carabinieri di Cessalto operano da tempo nei comuni di Cessalto e Chiarano.