Carenza di medici, lettera dei sindaci della provincia di Treviso all’Usl: «Caos e disagi per i nostri cittadini»
Una presa di posizione come mai prima d’ora, accompagnata dalla richiesta dei sindaci all’azienda sanitara a intervenire al più presto per sanare la situazione e «tutelare il diritto fondamentale alla salute e al rispetto della dignità dei pazienti»
Valentina Calzavara
Una raccolta firme di cittadini per denunciare il problema della carenza di medici di base
Mancano medici di famiglia, i sindaci di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Cordignano, Fregona e Sarmede scrivono alla direzione medica dell’Ulss 2 segnalando «gravi e ormai insostenibili problematiche che vengono riportate quotidianamente dai cittadini, in particolare anziani con malattie croniche, riguardo il servizio di medicina generale nei nostri territori».
Una presa di posizione come mai prima d’ora, accompagnata dalla richiesta dei sindaci all’azienda sanitara a intervenire al più presto per sanare la situazione e «tutelare il diritto fondamentale alla salute e al rispetto della dignità dei pazienti». Altre zone della Marca con simili criticità hanno segnalato analoghi problemi.
Le criticità
Numerosi i disagi denunciati dai primi cittadini a nome degli utenti: «La difficoltà di molti assistiti a ricevere risposte dai loro curanti e a prendere la linea telefonica, malessere e disorientamento degli anziani nel dover cambiare più medici in poco tempo, le attese fuori dagli ambulatori all’aperto, sia nella sede dei curanti consorziati in Med10 a Cappella Maggiore sia in quelle periferiche».
Criticità che si stanno acuendo e che toccano una delle aree più vessate dalla carenza di camici bianchi e dalla forte mobilità di quanti arrivano per sopperire ai colleghi che lasciano o vanno in pensione, tanto che i sindaci chiedono all’Ulss di Marca di potenziare il servizio di segreteria per smistare gli utenti e dare risposte.
La replica dell’Usl
Nel corso del 2023 le zone carenti nel Trevigiano saranno una sessantina, poco tempo fa a scrivere all’Ulss di Marca era stato il sindaco di San Biagio di Callalta, mentre in questi giorni a Caerano San Marco è stato attivato uno sportello straordinario per aiutare i cittadini del posto a trovare un nuovo dottore. L’azienda sanitaria trevigiana, diretta da Francesco Benazzi, replica alle istanze dei sindaci.
«La situazione dell’assistenza primaria nei comuni di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Cordignano, Fregona e Sarmede vede 9 medici operanti a Cappella Maggiore, in medicina di gruppo, 3 dei quali con ambulatorio periferico nei comuni di Cordignano, Fregona e Colle Umberto, e 1 medico operante a Colle Umberto e 2 a Sarmede.
Fino ad oggi, nonostante la grave carenza di medici, si è riusciti a garantire la continuità dell’assistenza a tutti i cittadini, sia con il supporto dei medici di medicina operanti nei comuni, anche limitrofi, sia attraverso l’inserimento di nuovi incaricati provvisori. In particolare, la medicina di gruppo di Cappella, comprende anche personale di segreteria e infermieristico, per i quali l’Ulss eroga un contributo economico ai medici».
La conferenza dei sindaci
Getta acqua sul fuoco anche Paola Roma, presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss di Marca: «Da due anni e mezzo il confronto tra enti comunali e azienda sanitaria è costante, stiamo lavorando insieme per trovare soluzioni, dalla messa a disposizione gratuita di spazi, all’organizzazione del trasporto per gli assistiti più fragili, ora aspettiamo i nuovi professionisti in uscita dalle università».
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