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«Salvate Koink, la nostra oca domestica», l’appello per curarla: 30 anni e una zampa che non funziona più

Resana, famiglia lancia l’appello per curare l’animale di casa. «Era affezionatissima al suo padrone, ha una zampetta malata»

Dario Guerra
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Salvate l’oca Koink. Salvatela perché lei non è un’oca – umanamente intesa – ma è un pezzo della nostra famiglia, dei nostri affetti, dei nostri ricordi. Non ci credete? Provate a fare un salto a Resana, dalla famiglia Cagnin.

Loro non hanno dubbi: quest’oca maschio, oltre a essere affettuosa e “umana” (ma non “giuliva”) è anche un prodigio: trent’anni d’età, un vero record, considerando che solitamente un individuo della sua specie arriva al massimo a 20-25 anni.

Per molti anni Koink è vissuto quasi in simbiosi con il suo padrone: lo accompagnava nei lavori dei campi, a fare la spesa e poi dentro casa, seduta sul divano a guardarsi con lui la tivù. E qualcosa sbirciava pure lui, non tanto Paperissima, ma magari le puntate di Jane Fonda sui segreti della longevità.

Sta di fatto che ora, a trent’anni, la veneranda Koink guarda le galline del pollaio dall’alto in basso, come un nonno messo di fronte a uno stuolo di ingenue pollastrelle.

«Per noi ha un valore affettivo profondo», conferma Stefano Cagnin, «e fino a che papà Adelino era con noi, Koink lo seguiva in ogni movimento in casa e fuori casa e quando papà si muoveva in bicicletta, lei saliva con lui e rimaneva seduta dentro un cesto. Poi, quando papà è deceduto nel 2008, Koink indispettito, con il becco, ha distrutto la poltrona dove lui si sedeva tutte le sere dopo cena, sempre vicino al suo affezionato Koink».

Oggi, a causa di una zampetta malandata, Koink non riesce più a camminare: si muove solo per mangiare e fare qualche passo, seppure il suo stato fisico generale sia ancora ottimo.

Ma nessuno riesce a curarla e i familiari – dopo aver peregrinato per vari studi veterinari – lanciano un appello: «Ci è stato consigliato», spiega Stefano Cagnin, «di fare un appello affinché il nostro Koink possa venire curato in qualche modo e riprenda la sua vita normale. Ha solo male alla zampa, il resto sembra a posto». Insomma, Koink non deve morire. 

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