Lavoratori in nero e senza sicurezza nella Marca: fermati otto cantieri
Operazione dell’Ispettorato del lavoro dei carabinieri. Impiegati clandestini come parrucchieri, 5 negozi sanzionati. In un salone di parrucchiere a Castelfranco 6 abusivi
Federico Cipolla
Otto attività sospese per aver impiegato lavoratori in nero. Numerose irregolarità riscontrate in tema di sicurezza, come impalcature senza protezioni, e di formazione dei lavoratori. È il bilancio dell’attività ispettiva svolta dal Nucleo ispettorato carabinieri del lavoro.
I controlli sono stati svolti prevalentemente nel settore dell’edilizia, ma hanno interessato anche il commercio e l’agricoltura. L’attività è stato svolto sull’intero territorio provinciale ed ha permesso di riscontrare la presenza di lavoratori in nero, alcuni dei quali irregolari in Italia, e di individuare numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
In particolare, nel settore dell’edilizia, i carabinieri hanno adottato quattro provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale su undici aziende ispezionate. In un cantiere di Mogliano due ditte stavano impiegando due lavoratori senza che avessero alcuna assicurazione e senza un contratto regolare. Oltre ai due lavoratori in nero che hanno portato allo stop del cantiere, un’altra impresa è stata sospesa per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Irregolarità in particolare che riguardavano le misure per evitare di cadere nel vuoto dalle impalcature.
Anche un quarto cantiere edile, aperto nel comune di Tarzo, è stato sospeso per l’impiego di un lavoratore in nero.
Ancora più numerose le irregolarità riscontrate in un salone di parrucchiere a Castelfranco. Tutti e sei i dipendenti extracomunitari erano impiegati in nero, e tre di loro erano pure irregolarmente sul territorio nazionale. Anche in questo caso i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro ha proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale. Analogamente nei confronti di un esercizio commerciale di Casale sul Sile i carabinieri hanno provveduto ad emanare un altro provvedimento di sospensione.
In questo caso però nessun lavoratore in nero, i militari dell’Arma hanno invece riscontrato gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare l’attività non aveva redatto il Documento di valutazione dei rischi.
Complessivamente, nel settore del commercio, sono state sanzionate cinque aziende per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza, tra le quali l’assenza di formazione dei lavoratori e la mancata vigilanza sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Nel settore agricolo, durante un controllo effettuato nel comune di Susegana, un’azienda veniva sospesa sia per le gravi violazioni in materia di sicurezza che per l’impiego di un lavoratore in nero. Nella circostanza il lavoratore irregolare stava operando su una piattaforme di lavoro elevabile privo di ogni misura per prevenire le cadute dall’alto.
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