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Dieci lavoratori in nero, sospese sei attività e staccate multe per 230 mila euro in provincia di Treviso

Chiuso un salone di parrucchiere a Castelfranco: impiegava sei dipendenti stranieri non in regola, tre erano anche irregolari. Sospesi quattro cantieri edili tra Mogliano e Tarzo. Controlli e sanzioni pure in aziende agricole

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Gli ispettori dei carabinieri hanno controllato aziende, negozi e cantieri in provincia di Treviso per contrastare il lavoro nero

 

Cantieri edili, negozi e attività agricole del Trevigiano al setaccio nei giorni scorsi del  Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Treviso per prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori,

L’operazione ha interessato tutto il territorio della provincia di Treviso e ha permesso di riscontrare la presenza di lavoratori in nero, alcuni dei quali irregolari, e di individuare numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel settore dell’edilizia, sono stati adottati quattro provvedimenti di sospensione dell’attività  su un totale undici aziende controllate.

In un cantiere di Mogliano due ditte stavano impiegando due lavoratori in nero mentre una terza veniva sospesa per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, riguardante il pericolo di cadute verso il vuoto. Anche un quarto cantiere edile, a Tarzo, è stato sospeso per l’impiego di un lavoratore in nero.

All’interno di un salone per parrucchiere di Castelfranco, tutti e sei i dipendenti di origine extracomunitaria risultavano impiegati in nero e 3 di loro erano irregolari. Anche in questo caso è stata sospesa l’attività imprenditoriale.

Analogamente nei confronti di un negozio di Casale è stato emanato un  provvedimento di sospensione per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare non risultava redatto il Documento di valutazione dei rischi.

Complessivamente, nel settore del commercio, sono state sanzionate cinque aziende per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza tra le quali l’omessa formazione dei lavoratori e l’omessa vigilanza sull’utilizzo dei dispositivi per la sicurezza individuale

Nel settore agricolo, durante un controllo effettuato a Susegana, un’azienda è stata fermata sia per le gravi violazioni in materia di sicurezza che per l’impiego di un lavoratore in nero. Il lavoratore irregolare stava operando su una piattaforma  elevabile, senza alcuna misura necessaria a prevenire eventuali cadute dall’alto.

In totale sono state staccate sanzioni per 230 mila  euro.

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