Incidente a Gorgo al Monticano, lo schianto sul platano a 140 all’ora
La Bmw su cui viaggiavano Eralda Spahillari e Barbara Brotto, morte nello schianto, con i due amici, gravissimi in ospedale, ha urtato in sorpasso la Polo con altri quattro ragazzi, poi è volata
federico cipolla
Barbara Brotto ed Eralda Spahillari sono morte nello schianto
La strada rettilinea, libera, solo l’auto degli amici davanti. Lo scarto sulla sinistra e il piede, pesante, sull’acceleratore per lanciare la Bmw a folle velocità e sorpassarla. Un copione per provare un brivido. Un copione che porta a una tragedia. Eralda Spahillari, 19 anni, e Barbara Brotto, 17 anni, sono morte così. Sabato a mezzanotte. Contro un platano in via Sant’Antonino a Gorgo al Monticano.
Altri due giovani sono gravissimi, Mikele Tatani, diciannovenne di Pravisdomini (Pordenone), fidanzato di Eralda, e un diciottenne di Motta. Quattro famiglie distrutte dal dolore in un’altra, ennesima, strage sulla strada.
La dinamica della tragedia
La compagnia arrivava da Motta di Livenza. Gli otto si erano incontrati in paese per poi andare a fare tardi in qualche locale di Oderzo. Poco prima della mezzanotte si erano divisi in due auto: quattro in una Volkswagen Polo, guidata da un 18enne di Motta, e dove sedevano altre tre ragazze; e la Bmw 420 guidata da Mikele Tatani, 19enne di Pravisdomini. Al suo fianco la fidanzata Eralda Spahillari, seduti dietro altri due amici, Barbara Brotto, e un diciottenne di Motta di Livenza, D.C. le sue iniziali. Poche centinaia di metri dopo la partenza, lo schianto.
Fiori e messaggi degli amici sul platano dove sono morte Eralda e Barbara
In via Sant’Antonino, davanti alla villa tristemente nota per il duplice omicidio di Gorgo, la Bmw 420 finisce dritta contro un platano sul lato opposto della carreggiata. Un impatto devastante, frontale: la vettura dopo lo schianto non è più riconoscibile, la carrozzeria è “abbracciata” all’albero, il motore staccato. Immediata la richiesta di aiuto, a quanto pare - si capirà successivamente - da un amico che si trovava a bordo della Volkswagen Polo.
"Come una bomba”
Dopo il botto, il silenzio. Pochi istanti e in via Sant’Antonino è il caos. Accorrono alcuni residenti svegliati dal botto, «era come una bomba», hanno detto. A loro si presenta una scena drammatica: all’interno della Bmw ci sono quattro ragazzi, sembrano tutti morti.
Non c’è però, a quanto si apprende dalla prime informazioni, la Polo degli amici. Arrivano le ambulanze, l’elicottero del Suem118, i carabinieri della compagnia di Conegliano e i vigili del fuoco.
Due morti, due feriti gravissimi
I quattro giovani erano intrappolati all’interno delle lamiere. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo con cesoie, divaricatori e martinetti idraulici per liberare i corpi. Consegnati al Suem, il personale medico ha dovuto constatare il decesso di Eralda Spahillari, diciannovenne di Ponte di Piave, e Barbara Brotto, 17enne di Oderzo.
Gravissime le condizioni di Mikele Tatani, trasferito in elicottero all’ospedale Ca’ Foncello, e per D.C. portato all’Angelo di Mestre, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico in neurochirurgia. Entrambi sono in terapia intensiva, la prognosi è riservata.
Mikele e la sua passione per le auto
L’altra auto
I carabinieri di Conegliano sono rimasti in via Sant’Antonino per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente. I giovani che erano al volante della Volkswagen Polo sono stati rapidamente rintracciati: non è dato al momento sapere se siano stati trovati poco dopo l’incidente, o se siano stati loro stessi a tornare indietro.
Avrebbero chiamato i soccorsi subito, ma poi per lo shock e la paura delle conseguenze avrebbe deciso di allontanarsi, per tornare indietro poco dopo. Sono in corso ancora accertamenti sul punto.
I quattro sono stati comunque sentiti in mattinata dai carabinieri di Conegliano proprio per capire come si siano svolti gli attimi successivi all’incidente, e come sia avvenuto lo schianto.
Uno schianto a 140 all’ora
La Bmw correva, molto. La vettura in carrozzeria ha il contachilometri fermo sui 140 km/h. È stata posta sotto sequestro anche la Polo bianca su cui viaggiavano gli amici, ha lo specchietto del lato guidatore danneggiato, e uno striscio nero sulla fiancata vicino alla ruota anteriore.
Un dettaglio questo determinante a ricostruire la dinamica dell’incidente. L’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti è quello di un sorpasso azzardato, una sorta di gara su quel rettilineo.
L’inchiesta
La Bmw condotta da Tatani avrebbe affiancato la Polo in sorpasso. A una tale velocità che poi è bastato un minimo contatto con la fiancata dell’auto degli amici per perdere il controllo e finire dritto contro il platano. Sull’asfalto non ci sono segni di frenata o di pneumatici. I pezzi della Bmw invece sono finiti fino a cinquanta metri oltre il punto dell’impatto contro il platano.
Gorgo al Monticano, ecco il luogo dell'incidente in cui sono morte due ragazze
Sui ragazzi alla guida sono stati eseguiti i test tossicologici e alcolici, ma gli esiti arriveranno solo nei prossimi giorni.
Il sostituto procuratore Gabriella Cama ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Nei prossimi giorni, anche in base alle analisi sulla dinamica dello schianto e agli esiti dei test tossicologici, deciderà come e se procedere nei confronti del diciottenne alla guida della Polo e degli altri ragazzi.
Resta infatti da chiarire se vi sia stata un’omissione di soccorso, anche se quella chiamata, che pare essere arrivata proprio da uno dei ragazzi della Polo, potrebbe metterli al riparo.
Sulla velocità invece gli inquirenti hanno pochi dubbi. Quell’auto, su una strada con limite a 50 km/h, correva tanto. Troppo.
Il video su Tik Tok postato da Barbara
Articoli rimanenti
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€ al mese per 3 mesi
Sei già abbonato? Accedi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
I commenti dei lettori