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Via Orsenigo, ora si parte: a Treviso così la discarica diventa green

Un anno di lavori per mettere in sicurezza la grande area a nord di Treviso. Sorgeranno un bosco e un parco fotovoltaico che alimenterà 10 scuole e una Rsa

Federico de Wolanski
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Via Orsenigo, ultima stradina comunale a nord del centro, tanta campagna ma soprattutto una maxi discarica dove fino agli anni Ottanta è stato gettato di tutto. Un vero buco nero ambientale, coperto da teloni e una cappa di terra che avrebbero dovuto proteggere la falda dal percolato dei quaranta metri di immondizia interrata. Sulla messa in sicurezza della ex discarica si è ragionato e lavorato anni, ieri è iniziata una nuova storia: la sua svolta green.

Il progetto

Vale circa 11 milioni di euro di cui 4,5 frutto di un finanziamento regionale. Ieri ad inaugurare il cantiere è stato un colpo di benna dato dal sindaco Mario Conte in puro stile Zaia (si studia per le regionali?). I lavori dureranno un anno e sono frutto dell’accordo tra Comune, Regione e Consorzio Priula che con Contarina si è fatto carico della riqualificazione del sito inquinato di Treviso come di quelli di altri comuni del Bacino.

L’area della ex discarica verrà ripulita (in superficie) e rimodulata creando un “cofano” verde sopra il quale troveranno spazio decine e decine di moduli fotovoltaici, un bosco, un canale artificiale nel quale raccogliere le acque piovane che verranno fatte scivolare all’esterno del perimetro del terreno che contiene l’immondizia (ormai degradata a chissà che cosa).

Treviso, parco fotovoltaico e bosco urbano nell'ex discarica di via Orsenigo: Conte avvia i lavori

L’acqua lì raccolta servirà ad aiutare il sistema agricolo, l’energia immagazzinata dai pannelli fotovoltaici invece verrà riversata nella rete di una nascitura comunità energetica che alimenterà 10 scuole pubbliche e una casa di riposo.

«Un esempio nazionale»

Ieri, sul palco allestito in via Orsenigo (siamo in piena campagna elettorale), il sindaco Mario Conte ha illustrato «la fine di un percorso lungo, impegnativo, significativo per l’intera città. Una svolta epocale a cui hanno contribuito in tanti».

L’assessore all’ambiente Alessandro Manera ha sottolineato come «quello che nascerà in via Orsenigo sarà caso di studio, un ottimo esempio di riqualificazione e gestione del territorio». All’operazione la benedizione entusiasta della Regione con l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin, e ovviamente quella di Priula e Contarina: «Quello che si farà qui è un’operazione di rigenerazione urbana che non ha pari in tutta Italia» ha detto Paolo Contò, direttore del Consorzio.

L’ultimo intervento

L’ultima volta che si mise mano alla discarica fu quando, vent’anni fa, vi venne scaricata lì la terra dell’Appiani in costruzione: migliaia di metri cubi di materiale che servirono per costruire un nuovo coperchio a protezione dell’invaso d’immondizia che continuava a generare paura e timori da parte dei residenti per esalazioni e possibili perdite nella falda. Di lì il posizionamento di una serie di piezometri di rilevamento.

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