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Accoltellamento al Turazza di Treviso, studente espulso

Duro provvedimento del consiglio di classe straordinario. Il minorenne aveva ferito un coetaneo alla macchinetta del caffè

Mattia Toffoletto
2 minuti di lettura
L'ingresso dell'istituto Turazza di Treviso dove è avvenuto l'accoltellamento dello studente 

Allontanato dall’istituto. Durissimo il provvedimento disciplinare inflitto al 16enne studente dell’Engim Turazza, già denunciato alla Procura per i minorenni di Venezia per lesioni aggravate, che giovedì scorso aveva ferito con un taglierino un altro alunno della scuola professionale.

A deciderlo è stato il consiglio di classe straordinario, riunitosi lunedì 27 febbraio pomeriggio alla presenza del direttore Gianluigi Bettiol.

L’accoltellamento non era neppure contemplato nella casistica del regolamento disciplinare d’istituto – ovviamente – ma preside e consiglio di classe, vista la gravità dell’episodio, hanno ritenuto di adottare la sanzione più severa.

La scuola, ad ogni modo, ha pensato pure a un percorso rieducativo: in attesa delle decisioni del Tribunale per i minorenni, l’istituto di Fiera ha già sondato la Comunità Murialdo di via Cal di Breda, che ha dato la propria disponibilità a ospitare il ragazzo per svolgere lavori socialmente utili.

«Abbiamo deciso di allontanarlo dal Turazza, non c’erano più le condizioni per mantenerlo nell’istituto: dovevamo garantire sicurezza alla scuola. Un segnale forte, ma, non dimenticando la nostra valenza sociale, abbiamo pensato pure alla rieducazione del ragazzo», dichiara il direttore Bettiol.

Lo studente, nel frattempo, non era più tornato in aula: l’ente di formazione, dopo aver preso contatti con la famiglia, l’aveva “invitato” a rimanere a casa, in attesa del “pronunciamento” del consiglio di classe.

Il grave episodio si era verificato davanti alle macchinette del caffè, al cambio dell’ora: fra un 16enne di origini albanesi e un 17enne di radici marocchine, entrambi nati a Treviso e alunni del Turazza, volano insulti e minacce; il più giovane, al culmine della lite, estrae dalla tasca un taglierino (di quelli in uso come materiale scolastico), sferrando tre fendenti al torace dell’altro minore. I colpi, per fortuna, non vanno a fondo, pur causando sanguinamento.

L’aggredito è stato dimesso il giorno stesso dal Ca’ Foncello: ferite superficiali. L’aggressore, dopo l’accoltellamento, aveva cercato pure di disfarsi del taglierino, gettandolo nel water. E, finché era rimasto in Questura, non aveva manifestato, per di più, alcun segno di pentimento. Una vicenda che ha turbato nel profondo l’istituto, già finito nell’occhio del ciclone lo scorso ottobre per il “caso” dello spray al peperoncino, che aveva spedito in ospedale alcune studentesse.

Un accoltellamento non si era mai visto nella scuola: «Non sono stati giorni facili e desidero ringraziare chi ci ha fatto pervenire messaggi di solidarietà, evidenziando quanto di buono fa Engim da tanti anni», sottolinea Bettiol, «giovedì scorso, con il supporto delle forze dell’ordine, ci siamo subito attivati per la sicurezza della sede, permettendo il regolare svolgimento di tutte le attività, inclusi alcuni esami di alta formazione».

Nel mentre, il direttore ha incontrato lunedì 27 febbraio mattina la madre dello studente ferito, in attesa di rivederlo nei prossimi giorni: «Siamo sempre stati in costante contatto con la famiglia», tiene a precisare. 

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