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Medici di base a Treviso, chi va in pensione e chi arriva: tutti i nomi

Il valzer di camici bianchi in provincia di Treviso continua: ecco le principali novità delle prossime settimane

Valentina Calzavara
2 minuti di lettura

Ambulatorio di un medico di base

 

Medici di famiglia che vanno in pensione, giovani colleghi che rinunciano all’attività e nuove medicine di gruppo che si fanno strada in forma sperimentale per garantire l’assistenza al territorio. Il valzer di camici bianchi in provincia di Treviso continua.

IN QUIESCENZA

Il prossimo primo marzo il dottor Andrea Barnaba chiuderà il suo ambulatorio in via don Bosco per andare in pensione dopo quarant’anni di onorato servizio e 67 all’anagrafe. Buone notizie per i suoi pazienti, potranno essere assorbiti dai medici di base che lavorano “in rete” nel Moglianese e nei vicini comuni di Casale, Casier, Preganziol e Zero Branco, vale a dire i dottori Leonardo Bini, Laura Bottecchia, Andrea Bovo, Maurizio Gobessi, Michele Masiero, Mattia Pivato e Alessandro Zambon.

A salutare i suoi piccoli assistiti anche la dottoressa Rita Bozzo, pediatra di libera scelta dal 1997 a Carbonera. Dopo 26 anni di attività e 67 compiuti, la dottoressa Bozzo andrà in pensione a fine marzo.

Anche in questo caso, i suoi giovanissimi pazienti potranno rivolgersi agli altri pediatri di libera scelta che operano nei paraggi e che hanno comunicato all’Ulss 2 la disponibilità ad acquisire altri baby-pazienti. Si tratta dei dottori Elisabetta Gaio e Bernardo Nagar che lavorano in forma associata.

L’INCENTIVO

Da inizio 2023 è entrato a far parte della medicina di gruppo sperimentale di Cappella Maggiore il dottor Manuel Martino, classe 1997, laurea in medicina e chirurgia alla Sapienza di Roma, il quale ha espressamente chiesto di entrare a far parte dell’aggregazione di medici insieme ai professionisti: Domenico Amodeo, Teresa Cona, Ivan Da Ros, Alberto De Trovato, Antonella Fiorot, Duccio Gallo, Federica Oliana, Maurizio Scaffidi, i quali hanno accettato l’inserimento del neo-collega Martino

. «Visto che la grave carenza di medici ha assunto le dimensioni di una vera e propria emergenza con il rischio di ripercussioni sulla garanzia dell’assistenza primaria» fa sapere la direzione generale dell’Ulss di Marca, anche al medico con incarico provvisorio viene riconosciuto che «di fatto, svolge le funzioni del titolare» e per questo motivo gli vengono garantite come incentivo le indennità di forma associativa, di collaboratore di studio e di personale infermieristico.

LE RINUNCE

Per rispondere alla zona carente di assistenza primaria che si è venuta a creare a Fontanelle, a marzo arriva il dottor Nicola Cambruzzi, mentre la collega Giulia Ricci (che aveva ricevuto un incarico provvisorio), lo termina.

Il dottor Cambruzzi entrerà a far parte della medicina di gruppo integrata con Fabio Chiappetta, Matteo De Salvia, Rosa Forlin, Laura Miotto, Giovanni Pisani, Monica Polesello, Chiara Sandrin e Claudio Santi.

Il primo marzo, invece, cessa l’incarico a tempo la dottoressa Laura Bolzan con studio a Conegliano, mentre la dottoressa Zeraj Bukuri ha rinunciato all’incarico temporaneo nell’area di Arcade, Povegliano, Spresiano e Villorba, dove avrebbe dovuto avviare l’ambulatorio.

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