Smog e aria inquinata in tutta la provincia di Treviso: rischio allerta rossa
I livelli di Pm10 salgono fino a oltre quattro volte i limiti. Oggi il capoluogo è “arancione”, limitazioni al traffico
Valentina Calzavara
Salgono vertiginosamente i livelli di polveri sottili in tutta la provincia: sforamenti da Treviso a Conegliano, stavolta nessuna zona si salva. E i trevigiani inizieranno la settimana in zona arancione, con varie limitazioni al traffico e l’ipotesi di finire in rosso se il “mal d’aria” durerà altri tre giorni.
Negli ultimi giorni i rilevatori Arpav registrano valori superiori del doppio (e oltre) rispetto al limite di 50 microgrammi di Pm 10 per metro cubo, confermando un andamento che perdura da giorni.
Che non sia un problema solo del capoluogo lo dimostra il fatto che sabato il record negativo sia andato a Mansuè con 100 microgrammi per metro cubo riscontrati nel primo pomeriggio, mentre ieri le centraline di diversi Comuni si sono avvicinate paurosamente a quota 200 microgrammi, quattro volte oltre il massimo consentito per legge.
«Un sabato da paura» commentava su Facebook il coordinamento di Treviso Clean and Green che monitora l’evolversi della situazione ambientale. Ad aggravare le concentrazioni di smog, una sfortunata congiuntura di fattori atmosferici: l’assenza di pioggia e vento, abbinata alle nebbie.
«Completamente prostrati all'andamento meteorologico, non v’è provvedimento alcuno, purtroppo, che possa salvarci» aggiungevano sabato i gestori di Clean and Green, senza sapere che la domenica sarebbe stata addirittura peggiore, «il solo metodo per mitigare questo drammatico inquinamento sarebbe non introdurre ulteriori polveri sottili nell’atmosfera.
Ciò significa, nel corso di simili momenti emergenziali, astenersi completamente dalla combustione di biomassa legnosa. Ma siamo ancora molto distanti da questa presa di coscienza civica. Quando parliamo di inquinamento atmosferico in Veneto, questo è il vero problema». Accanto alle istituzioni servono quindi delle scelte individuali e di responsabilità da parte dei singoli individui, concludono i rappresentanti di Clean and Green: «Accusare la pubblica amministrazione di turno è troppo comodo».
Con livelli di smog così elevati, è sconsigliato praticare sport all’aperto. Alcuni presidi avevano valutato di tenere i ragazzi all’interno della scuola durante la ricreazione: settimane fa le Pm10 crollarono grazie al meteo, ora il problema si è ripresentato più attuale che mai.
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