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La tragedia di Spresiano e la lunga notte al fianco di Nicole, mamma del piccolo Eduard

Moreno Bressaglia è sempre rimasto al Ca’ Foncello accanto alla compagna, distrutta per la morte del piccolo Eduard

Marco Filippi
2 minuti di lettura

Moreno Bressaglia insieme a Eduard

 

Ha vegliato per tutta la notte sulla sua Nicole, devastata dal dolore per la morte del piccolo Eduard. Moreno Bressaglia, il gestore del “Caffè delle rose” di piazzale Burchiellati, nella notte e nella giornata di ieri è rimasto accanto alla compagna di 34 anni, originaria della Repubblica Ceca dalla quale aveva avuto il piccolo Eduard, morto all’età di 4 anni e mezzo, nell’incidente di sabato pomeriggio sulla Pontebbana a Visnadello di Spresiano.

L’ha tenuta stretta e abbracciata per tutta la notte, per darle coraggio e forza in un momento così drammatico per la perdita del figlio. In una stanza del reparto di Medicina d’urgenza del Ca’ Foncello, i genitori del piccolo Eduard hanno trovato un rifugio dove condividere il dolore, assieme a pochi famigliari e amici, che sono ammessi a visitarli.

Se dal punto di vista psicologico la mamma è distrutta dal dolore ed è di continuo supportata dal compagno, dal punto di vista fisico le sue condizioni non sembrano preoccupanti. La donna è stata sottoposta ad una tac, nell’immediatezza del suo ricovero, che ha escluso uno scenario preoccupante e nel pomeriggio di ieri è stata sottoposta ad altri accertamenti. Il referto medico parla, infatti, di lesioni multiple.

«Moreno sta cercando di trovare la forza di supportare il doppio dolore della perdita del figlio e della devastante situazione psicologica in cui versa Nicole, distrutta dal senso di colpa, alla quale cerca di dare forza», racconta un amico di famiglia.

La donna aveva trascorso la notte precedente l’incidente al Pronto soccorso del Ca’ Foncello, a vegliare su Eduard. «Il piccolo - continua l’amico - aveva la bronchite e aveva qualche problema respiratorio. Nulla di così grave, ma è chiaro che Nicole, come ogni mamma, s’era preoccupata per il suo piccolo».

Una volta dimesso il piccolo dall’ospedale, mamma e figlio sono partiti a bordo della Bmw X1 diretti a Spresiano, dove abitano in via Borsellino. L’incidente stradale è avvenuto sulla Pontebbana all’altezza del supermercato DPiù di Visnadello.

L’auto è stata vista sbandare a destra, quasi in accelerazione. Divelto un palo di un cartello stradale, la Bmw s’è schiantata contro il tronco di un platano che costeggia la Pontebbana. Uno schianto devastante. Il motore dell’auto s’è letteralmente sbriciolato. La mamma, una volta scesa dall’auto, ha subito compreso che la situazione era grave per il piccolo Eduard, che era regolarmente assicurato al seggiolone posteriore con le cinture. Ma la violenza dello schianto è stata determinante.

Ora starà alla magistratura decidere se effettuare o meno l’autopsia sul corpicino del piccolo Eduard, morto pochi minuti dopo il suo ricovero all’ospedale. Di sicuro, l’Usl effettuerà un riscontro diagnostico. Le ipotesi sono due: che il piccolo sia morto per il violento trauma facciale riportato oppure per una probabile lesione del midollo spinale.

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