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L’europarlamentare di Treviso Alessandra Basso nella commissione Qatargate

Revocata l’immunità agli eurodeputati Cozzolino e Trabella per il presunto giro corruttivo tra Qatar e Marocco: «Scelta necessaria per salvaguardare le istituzioni europee»

mattia toffoletto
1 minuto di lettura

L’europarlamentare trevigiana Alessandra Basso (Lega)

 

«Una coltellata alla fiducia dei cittadini sulle istituzioni europee». C’è un membro trevigiano nella Commissione Juri dell’Europarlamento, che martedì scorso ha votato all’unanimità - la Commissione è paragonabile alla giunta per le autorizzazioni del nostro Parlamento - per la revoca dell’immunità a due eurodeputati, il dem Andrea Cozzolino e il socialista italo-belga Marc Tarabella, coinvolti nel Qatargate, lo scandalo - il presunto giro corruttivo che chiama in causa Qatar e Marocco - che nelle ultime settimane ha squassato la massima istituzione Ue.

Il riferimento è ad Alessandra Basso, avvocato, trevigiana d’origine e da tanti anni trapiantata a Bologna, europarlamentare eletta nelle file della Lega. Dopo il voto della Commissione Juri, la revoca dell’immunità è stata confermata giovedì dall’Europarlamento in plenaria.

«Una presa di posizione chiara e doverosa, a salvaguardia delle istituzioni europee», le parole di Basso, «chi ha sbagliato, giusto che paghi. Abbiamo avuto modo di approfondire la situazione e ascoltare in audizione gli interessati. È indispensabile arrivare a determinare pienamente le responsabilità individuali e far luce su uno scandalo che ha impresso un duro colpo alla reputazione del Parlamento Europeo e della Ue».

Il punto di osservazione “privilegiato” di Basso impone un’analisi specifica sul Qatargate: «Un sistema ben collaudato, di certo in piedi da tempo e non costruito da un giorno all’altro. È stata macchiata l’immagine dell’Europarlamento. Sui giornali esteri si è parlato di “Italian job”, l’Italia non ne è uscita bene. La generalizzazione dà fastidio. E penso anche alla sinistra che si è sempre ammantata di superiorità morale».

Non manca una riflessione sulla stretta annunciata dalla maltese Roberta Metsola, presidente dell’Europarlamento, in tema di lobbying: «Giusto un freno al lobbying, bene ci siano nuove regole e trovino applicazione già a breve», sottolinea Basso. Ma di cosa si occupa la Commissione Juri? «Come membri della Commissione possiamo richiedere all’autorità giudiziaria di produrre ulteriore documentazione se non è chiaro ciò che è sul tavolo, possiamo ascoltare pure i diretti interessati. Di certo non spetta a noi stabilire colpevolezza o innocenza, ma capire se quanto successo sia coperto o meno da immunità».

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