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Venticinque anni senza la piccola Manuela, morta in auto. Il papà non molla: «Lotto per la sicurezza stradale»

Il 6 febbraio 1998 la morte della bambina di cinque anni che viveva a San Fior. Il padre Andrea Dan traccia il bilancio dell’associazione da lui fondata

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Andrea Dan e la figlia Manuela, morta a 5 anni nel 1998

 

Il 6 febbraio 1998, esattamente 25 anni fa, Manuela Dan, di 5 anni, perdeva la vita in uno schianto avvenuto ad un incrocio di Codognè tra l’auto condotta dalla mamma e la Bmw guidata da un ventitreenne. L’evento tragico spinse il papà Andrea Dan a fondare un’associazione in nome della bambina, destinata a promuovere la sicurezza stradale (l’Associazione Manuela Sicurezza Stradale con sede a San Fior).

«In questi 25 anni molto è stato fatto dal volontariato e dalle istituzioni per ridurre le vittime della strada», spiega Dan, «Siamo passati dalle oltre 200 vittime all'anno degli anni Duemila alle 60-70 vittime di oggi. Certo, molto resta ancora da fare. In Italia abbiamo ancora nove vittime al giorno sulle strade, il triplo delle vittime quotidiane sul lavoro. In questi anni c’è stato un maggior interesse sul tema da parte dei sindaci, della Provincia, della Regione. Si fa di più per la prevenzione e la formazione sulla sicurezza stradale».

Miglioramenti sono stati fatti anche a livello di infrastrutture. Le rotatorie al posto degli incroci hanno certamente contribuito a ridurre gli incidenti. «Tra le cose che abbiamo fatto come associazione - spiega Dan - nel 1998 ci siamo impegnati per sollecitare il completamento degli ultimi chilometri “mitici” dell'A28 Sacile-Conegliano. Abbiamo combattuto per la legge sulle pene alternative, l’anticipo provvigionale in prima udienza da parte delle assicurazioni, la sensibilizzazione sul problema della sicurezza. Abbiamo organizzato convegni, sollecitato una giustizia più severa nei confronti di chi provoca un incidente mortale. Abbiamo contribuito a rendere le discoteche più sensibili con gli spot contro gli incidenti, promosso la chiusura dell'Ombralonga e altro».

Recente anche il pellegrinaggio a piedi di Andrea Dan fino a Roma e al Vaticano per sensibilizzare sul tema sicurezza stradale.

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