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Da Re, Posocco, De Bastiani e De Antoni primo totonomi verso le elezioni 2024 a Vittorio

Scadrà il mandato dell’europarlamentare leghista: «Dovrebbero insistere tanto per farmi candidare». Anche il vicesindaco Posocco possibile successore di Miatto se il sindaco decidesse di lasciare

FRANCESCO DAL MAS
2 minuti di lettura

Toni Da Re e Gianluca Posocco

 

Chi si rivede? L’ex sindaco Toni Da Re, oggi europarlamentare della Lega. Potrebbe essere proprio lui il candidato del centrodestra alla guida del Comune di Vittorio Veneto se Antonio Miatto, l’attuale sindaco, non confermasse la sua disponibilità.

L’uomo dal seguito più vasto

Da Re terminerà il mandato a Bruxelles il prossimo anno e difficilmente sarà ricandidato alle europee dalla Lega con segretario Matteo Salvini. «Io di nuovo in corsa per la città? Intanto penso che Miatto possa essere riconfermato, se sarà disponibile. E, per quanto mi riguarda, non ho più l’entusiasmo necessario, forse neppure la passione. Ho già dato. E bisognerà vedere se il partito mi gradisce».

A Vittorio Veneto, però, Da Re ha ancora un largo seguito e, al limite, potrebbe presentarsi con una sua lista, aggregando poi la Lega, Forza Italia, Alleanza Nazionale ed eventuali civiche.

Ma se gli chiedessero – insistiamo – di scendere in campo, accetterebbe o no? «Se proprio insistessero, dovrei decidere il da farsi, considerando le condizioni che si presentano. Ma è ancora presto» risponde Da Re.

Il sindaco Miatto ha ripetutamente confermato che la sua disponibilità riguardava solo il mandato che si concluderà fra poco più di un anno.

Il candidato “naturale”

Il vicesindaco Gianluca Posocco, molto apprezzato nella maggioranza, ma considerato con credito anche dalle opposizioni, potrebbe essere in verità il candidato naturale. Miatto lo considera come tale.

Ma è lui stesso, Posocco, a schermirsi; a spiegare che ha problemi professionali a cui dover attendere. Con gli intimi confessa che per scendere in campo dovrebbe avere quantomeno una squadra che condivida non solo il programma di mandato, ma anche una visione di città. Al momento pare non disponibile.

Il forzista outsider

Tra coloro che puntano allo scranno più alto di Vittorio Veneto c’è anche il presidente del consiglio Paolo Santantonio.

L’esponente politico fa riferimento a Forza Italia; in città lo si dà interessato anche a Fratelli d’Italia. Sul versante opposto, quello del centrosinistra, i giochi sono del tutto aperti. Il Pd non ha ancora un orientamento preciso.

Gli altri

Il segretario Flavio Braido sta confidando ai suoi di non essere interessato ad una candidatura. Potrebbe esserlo, invece, Mario Da Re, ripetutamente impegnato in esperienze politiche, soprattutto di natura civica.

Altro possibile candidato come sindaco del Pd ed eventualmente di un’area più vasta, è l’attuale consigliere comunale Giulio De Antoni, che nel passato è già stato sindaco in Friuli, ed anche direttore di azienda sanitaria. Non passa consiglio comunale che non faccia le pulci a qualche atto amministrativo della giunta.

L’opposizione si completa con le liste “Partecipare” e “Rinascita civica”. Potrebbe essere di nuovo candidato Alessandro De Bastiani. Non è escluso, comunque, che dall’area del centrosinistra esca un nome del tutto estraneo alle forze politiche e che riesca a coinvolgere l’intero arco delle opposizioni per tentare la spallata ad una maggioranza che, secondo la sinistra, starebbe dimostrando “tutta la sua inconcludenza”.

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