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La realtà virtuale simula il cantiere. Così a Treviso la sicurezza si studia senza rischi

Il progetto è stato realizzato da Confartigianato e vigili del fuoco. Lo utilizzeranno gli studenti di istituti tecnici e professionali

Enzo Favero
2 minuti di lettura

Un cantiere virtuale dove ci si muove, si agisce e si vedono le conseguenze delle proprie scelte: è “Virtual reality for safety training”, che tradotto significa realtà virtuale per la formazione sulla sicurezza, primo strumento del genere in Italia.

È stato realizzato da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana con la collaborazione dei vigili del fuoco di Treviso e il contributo di un pool multidisciplinare di esperti, con l’obiettivo di attivare comportamenti di prevenzione nel settore dell’edilizia artigiana attraverso la realtà virtuale.

È stato presentato il 21 gennaio alla presenza di prefetto, assessore regionale alla formazione, sindaci, comandante provinciale dei vigili del fuoco, imprese artigiane e 150 studenti di cinque istituti tecnici e professionali della provincia di Treviso.

Il simulatore

In una provincia che solo l’altro ieri ha registrato l’ennesimo grave infortunio sul lavoro, è lo strumento tecnologico con cui la Confartigianato vuole creare una cultura della sicurezza tra gli addetti attuali e futuri nel mondo dei cantieri edili. Virtual reality for safety training è stato messo a punto da Metaverso srl, digital agency di Asolo: «Consente di immergersi in situazioni tipiche dei cantieri – ha spiegato l’amministratore delegato Riccardo Franco – proponendo un vero e proprio storytelling dove è possibile sperimentare le proprie scelte e verificarne le conseguenze. I dati rilevati serviranno per affinare lo strumento e per una ricerca sull’impatto della formazione».

Tale strumento fa seguito al protocollo siglato da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana con il comando dei vigili del fuoco di Treviso, in applicazione dell’accordo provinciale siglato con i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. Un tema, quello della formazione sulla sicurezza, che sta a cuore all’associazione.

Il presidente provinciale Oscar Bernardi ha preso spunto da dati che non riguardano gli ambienti di lavoro per far capire come siano necessari comportamenti adeguati in ogni contesto: «Nel 2021 ci sono stati 17 mila investimenti di pedoni con 471 morti – ha detto – le strisce pedonali dovrebbero essere un luogo sicuro, eppure un momento di distrazione può provocare l’irreparabile. Lo stesso discorso vale per gli ambienti di lavoro. Comune obiettivo di questa strategia educativa è la promozione della prevenzione, in termini di responsabilità e non di obbligo. Uno stile di vita da applicare in qualunque luogo e momento».

«Non esiste un lavoro pericoloso – gli ha fatto eco il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giuseppe Costa – esiste il pericolo perché lo creiamo noi». «Nelle emergenze non si può affidarsi all’improvvisazione e all’istinto – ha aggiunto il vicecomandante Giuseppe Quinto – occorrono formazione e pianificazione».

La prova

Quindi meno nozionismo e più pratica in ambiente virtuale. «La sicurezza è prima di tutto un percorso per arrivare ad agire in modo consapevole», precisa Giovanni Finotto, docente a Ca’ Foscari. E al termine della presentazione gli studenti hanno potuto sperimentare la simulazione immergendosi nella realtà virtuale di un cantiere edile.

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