Medici a processo per la morte del professor Martorana. Tutti i nomi
Rinviati a giudizio un anestesista dell’ospedale di Oderzo, un cardiologo e un cardiochirurgo del Ca’ Foncello di Treviso
Marco Filippi
Tre medici, uno in servizio all’ospedale di Oderzo e due al Ca’ Foncello, saranno processati con l’accusa di omicidio colposo per la morte del professor Antonio Martorana, 77 anni di Cessalto, deceduto nell’agosto 2019.
Si tratta del radiologo dell’ospedale opitergino Angelo Di Summa (difeso dall’avvocato Barnaba Battistella), del cardiochirurgo Andrea Bortolami (difeso dall’avvocato Mauro Zebele di Padova) e del cardiologo Pier Giuseppe Piovesana (difeso dall’avvocato Federico Vianelli).
Le relazioni tecniche
La decisione è stata presa ieri dal giudice Carlo Colombo, al termine di una lunga udienza nel corso della quale le difese sono entrate nel merito della questione, confidando di ottenere una sentenza di non luogo a procedere. Il legale del dottor Piovesana, l’avvocato Vianelli, ha rilasciato una dichiarazione al termine dell’udienza.
«Abbiamo prodotto una robusta relazione tecnica che di fatto esclude qualsiasi responsabilità del nostro cliente e, a questo punto, confidiamo di dimostrarlo nel corso del dibattimento. Certo è che, a nostro giudizio, in base alla nuova regola introdotta dalla riforma Cartabia, il gup avrebbe dovuto prosciogliere il dottor Piovesana».
I familiari, che sono stati risarciti, hanno rinunciato alla costituzione di parte civile. La prima udienza è stata fissata per il 10 ottobre dell’anno prossimo.
Il professore che insegnava a Zaia
Martorana, ex docente di chimica all’istituto Cerletti di Conegliano - tra i suoi allievi vi fu anche il governatore Luca Zaia -, morì il 14 agosto 2019 in seguito a un problema cardiaco.
«Martorana presentava una probabilità di salvezza, tramite intervento per dissezione aortica, alla metà del pomeriggio del 13 agosto, pari al 90% circa», aveva stabilito la relazione del medico legale incaricato dalla procura.
Il radiologo era stato incaricato da un medico di pronto soccorso di effettuare una Tac per “la possibile presenza di dissezione dell’aorta” e, secondo l’accusa, avrebbe “omesso di valutare adeguatamente una evidenza patologica”.
Il medico del pronto soccorso aveva, inoltre, interpellato un cardiologo per analizzare la Tac, che, secondo quanto contesta la procura, avrebbe «escluso la dissezione dell’aorta, pur in presenza di evidenze che l’avrebbero invece dovuta suggerire».
Dopo essere stato visitato a Oderzo, il professor Martorana era stato ricoverato d’urgenza al Ca’ Foncello di Treviso, poiché le sue condizioni erano precipitate.
Un altro professionista era stato coinvolto nel caso perché, secondo l’accusa, “avrebbe omesso di diagnosticare tempestivamente la dissezione dell’aorta discendente, e di intervenire chirurgicamente nell’immediatezza del ricovero”.
La concausa di questi episodi avrebbe fatto precipitare senza rimedio le condizioni del paziente. All’alba del 14 agosto il cuore del professor Martorana cessò di battere.
Martorana, siciliano originario di Bagheria, aveva due lauree, in Farmacia e Storia Filosofia. La sua carriera professionale si era sviluppata nell’insegnamento, docente di chimica nelle scuole superiori. Da nonno in pensione, si dilettava a fare da maestro ai bambini della Montessori School di San Donà.
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