
Il taglio del nastro della nuova Cittadella Sanitaria di Treviso
La sanità del futuro ha la sua Cittadella a Treviso: inaugurati i 450 posti letto ad alta specializzazione
Taglio del nastro con Zaia, Benazzi e Conte del primo blocco della Cittadella Sanitaria accanto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Sono 13.753 metri quadrati distribuiti su sei livelli: al piano terra laboratorio analisi, radioterapia, spogliatoi e logistica; quindi il livello B con blocco operatorio, terapie intensive e subintensive; il C con l’area materno infantile e la diagnostica per immagini; infine i blocchi D, E, F, con le degenze chirurgiche
Inizia a battere il “cuore” della Cittadella Sanitaria di Treviso, accanto al Ca’ Foncello: è l’edificio 29 – a destra della portineria e dell’ingresso del pronto soccorso – il primo a essere inaugurato, stamattina, 29 dicembre, davanti a trecento persone, tra la commozione del dg dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, e l’orgoglio del presidente della Regione, Luca Zaia.
L'inuagurazione della nuova Cittadella Sanitaria dell'ospedale di Treviso
Un blocco da 13.753 metri quadrati distribuito su sei livelli: al piano terra laboratorio analisi, radioterapia, spogliatoi e logistica; quindi il livello B con blocco operatorio, terapie intensive e subintensive; il C con l’area materno infantile e la diagnostica per immagini; infine i blocchi D, E, F, con le degenze chirurgiche. Sono complessivamente 450 posti letto, con 96 per le terapie intensive e subintensive. L’ingresso dei pazienti è previsto nelle prossime settimane, il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi si è detto fiducioso di partire a fine marzo con l’attività del blocco operatorio. “Questo è l’ospedale del futuro, l’ospedale di tutti i trevigiani – ha ricordato Benazzi – arrivare all’inaugurazione è stato un grande lavoro di squadra, abbiamo superato anche la pandemia”.
Tra i circa trecento i partecipanti all’inaugurazione del blocco, il sindaco di Treviso, Mario Conte: “Una giornata storica per Treviso. È il primo vero caso di rigenerazione urbana, ringraziamo la Regione e il direttore Benazzi, che ha lavorato per anni al progetto, in un cantiere che ha superato la pandemia. È stata un’impresa titanica e straordinaria”.
Quindi la soddisfazione del presidente Zaia: “E’ stato un grande lavoro di squadra. Inauguriamo una macchina da guerra della sanità, un modello che verrà replicato, pensiamo al Policlinico di Padova. Un intervento da 271 milioni di euro, con 458 posti letto ad alta specializzazione. Questo ospedale diventa anche sede universitaria, qui i ragazzi potranno studiare e specializzarti, sarà un’accademia che darà un importante apporto all’innovazione e alla ricerca. Parliamo di una realtà che porta circa 37 mila ricoveri, 2.100 nati, una realtà complessa che aveva bisogno di una riorganizzazione. Questo è solo l’inizio, su Conegliano stiamo per aggiudicare una gara da 57 milioni di euro”.
Ecco come sarà organizzata la nuova Cittadella Sanitaria di Treviso
Zaia ha ricordato che la vera difficoltà, in questo momento, è la mancanza di personale. Negli ultimi tre anni la Regione ha assunto 22 mila persone nella sanità, con un saldo positivo di 3.063 addetti. “La vera sfida è pensare che mancano, in Italia, 45-50 mila medici, va superato il numero chiuso all’università. Ragioniamo di far lavorare nel pubblico anche chi va in pensione e poi, magari, va a lavorare nel privato”.
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