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Valdobbiadene, saggio in piscina al lume di candela contro il caro bollette

I nuotatori hanno voluto sensibilizzare il pubblico sul tema dei costi energetici che stanno mettendo in crisi tanti impianti natatori

Francesco Dal Mas
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

I nuotatori in piscina a Valdobbiadene con le candele in mano

 

Iniziativa a effetto a Valdobbiadene. L’idea di usare la candela, in questo tempo di crisi energetica, era già venuta ai medici di famiglia. Per protestare, i ragazzi delle piscine comunali di Valdobbiadene, in particolare quelli del saggio di fine anno, hanno invece acceso le candele, al posto dei fari dell’impianto natatorio, per sensibilizzare al risparmio energetico i genitori, gli operatori sportivi e gli altri presenti al loro spettacolo.

«Direi che sono puntualmente riusciti nel loro intento», afferma il sindaco Luciano Fregonese. «I ragazzi non solo ci hanno illuminato con le candele al posto dei fari ma – riferisce Fregonese - hanno mosso l’acqua con braccia e gambe al posto dei sistemi di ricircolo dell’acqua». Il risultato? «È di sicuro conforto. Questo sarà anche un momento difficile, ma nessuno toglie l’entusiasmo e la passione a questa grande famiglia. Forza Montenuoto, ce la faremo».

In piscina con le candele contro il caro energia

Montenuoto è la società che sta gestendo, fra tante difficoltà, le attività natatorie. «Siamo una squadra ed essere squadra vuol dire tante cose – ha ammesso Fabio Flora, direttore tecnico della piscina e presidente di Montebelluna Nuoto e 6’sTeam -, sicuramente essere uniti nei momenti difficili. Noi sentiamo di essere squadra sia tra di noi in Montenuoto che con il Comune. Essere squadra passa da grandi gesti, come contribuire alle spese energetiche, a gesti più alternativi come vedere il sindaco e l’assessore che aiutano a riporre le attrezzature in piscina». 

Il rialzo incontrollato dei costi energetici in questi mesi ha messo a dura prova il bilancio di famiglie, aziende, scuole e altre istituzioni. Un disagio altrettanto grave è quello patito dalle associazioni sportive, in modo particolare dai gestori degli impianti natatori. La realtà di bilanci in rosso per colpa delle bollette è emersa in molti paesi, con i Comuni spesso costretti a correre ai ripari contro il rischio della chiusura per insostenibilità dei costi di gestione. 

I primi ad alzare la voce sono stati i sindaci, anche perché le attese integrazioni di spesa da Roma non sono arrivate. Si erano fatti sentire, in modo del tutto particolare, i primi cittadini di Valdobbiadene Montebelluna, coinvolgendo anche i Comuni di Caerano di San Marco, Cornuda, Crocetta del Montello, Maser, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Riese Pio X, Trevignano e Volpago del Montello. 

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