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Autopsia sull’operaio morto al lavoro a Cessalto, indagato il titolare della Corvezzo Winery

La Procura ha iscritto nel registro per omicidio colposo Giovanni Corvezzo, legale rappresentante dell’azienda

Marco Filippi
1 minuto di lettura

La Corvezzo Winery a Cessalto 

 

È stata fissata per mercoledì l’autopsia sul corpo di Dritan Mecaj, l’operaio albanese morto mercoledì scorso, mentre puliva una cisterna in autoclave in acciaio alla Corvezzo Winery di Cessalto. Sotto inchiesta per omicidio colposo è finito il legale rappresentante della società, Giovanni Corvezzo, 41 anni di Oderzo.

L’autopsia, affidata all’anatomopatologo Antonello Cirnelli, dovrà stabilire le cause del decesso e confermare il suo stretto nesso di causa con l’attività di manutenzione dell’autoclave svolta dalla vittima: Mecaj sarebbe morto per asfissia a causa delle esalazioni di residui di vino presenti all’interno di un silos che stava pulendo. All’autopsia parteciperà, come consulente tecnico di parte, anche il medico legale Alessandra Rossi messa a disposizione da Studio 3A in rappresentanza dei familiari della vittima sul lavoro.

La tragedia risale alla tarda mattinata di mercoledì quando Mecaj e un collega stavano lavorando su una nuova cisterna in autoclave dell’azienda. Ad un certo punto, l’operaio albanese, accorgendosi probabilmente che c’era qualcosa che non andava, aveva deciso di introdursi all’interno della cisterna attraverso la botola di ispezione che si trova nella parte bassa.

Una decisione che gli è costata la vita. La botola, infatti, serve per pulire l’interno della cisterna e vi hanno accesso solitamente gli operai delle ditte specializzate che vi entrano con maschere e bombole d’ossigeno.

Mecaj, probabilmente, contava di uscire rapidamente dalla cisterna vuota, ma così non è stato. In genere, all’interno delle cisterne vi è una percentuale d’ossigeno inferiore al 17 per cento, con una maggiore concentrazione di anidride carbonica. Senza ossigeno il cervello va in anossia e si perdono i sensi. È quello che è successo all’operaio albanese.

Dopo pochi istanti, s’è sentito male e non è più riuscito a uscire dalla cisterna. Il collega che era con lui ha immediatamente lanciato l’allarme al 118 ma ogni tentativo di rianimare Mecaj è risultato inutile.

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