Dall’asilo al municipio passando dal tennis club: raid dei ladri ad Altivole
Presi di mira anche la scuola primaria e la sede degli Alpini. La sindaca: «Bottino magro, ma la comunità si sente violata»
Davide Nordio
Raid di furti nella notte ad Altivole: colpiti la scuola primaria, l’asilo nido, il tennis club, la sede degli Alpini e per finire il municipio: ma proprio qui è scattato l’allarme che ha messo in fuga i ladri e allertato i dipendenti che hanno chiamato i carabinieri di Castelfranco. Nonostante i numerosi obiettivi colpiti, il bottino è stato ben magro: circa 200 euro in contanti, alcune racchette da tennis, un videoregistratore per la sorveglianza, più una soppressa e del formaggio dalla sede degli Alpini. Superiori i danni causati per le effrazioni, che dovranno essere riparati.
«L’allarme del municipio è scattato alle 3.35 - spiega la sindaca Chiara Busnardo - Oltre al lampeggiante e alla sirena ha attivato anche il collegamento con il telefono di un nostro dipendente, che in pochi minuti da casa è arrivato sul posto. La porta secondaria del municipio era stata aperta con un piede di porco, ma per entrare il dipendente ha atteso i carabinieri che erano stati chiamati immediatamente».
Qualcosa però è stato immortalato dalle telecamere della vigilanza del municipio: una persona travisata che si è data alla fuga non appena è scattato l’allarme. Non essendo neppure entrato dentro alla sede comunale, qui non mancava nulla. Ma col passare delle ore quello che sembrava solo un tentativo si è rivelato un vero raid. «È stata colpita la scuola primaria - continua la sindaca - dove è stata aperto il distributore delle bevande e sono state rubate le monetine, quindi l’asilo nido dove è stato ispezionato ogni armadio in cerca di denaro.
Ma qui è stato portato via anche il videoregistratore della videosorveglianza, oltre a 40 euro. Quindi il centro sportivo di Altivole: e qui, sempre dopo effrazione delle porte, sono spariti 150 euro e alcune racchette dal tennis club e il formaggio e la soppressa dagli Alpini».
Ora sul furto multiplo sono in corso le indagini dei carabinieri. Dai primi riscontri è plausibile che si sia trattato dell’opera di un’unica persona. «Siamo esterrefatti - conclude Busnardo - non tanto per il valore del bottino, ma quanto perchè sono stati violati per la prima volta luoghi della nostra comunità».
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