Sfruttamento del lavoro di immigrati, 5 arresti e 4 denunce in provincia di Treviso
Turni di lavoro massacranti fino a 10-12 ore al giorno in aziende tessili e calzaturiere gestite da cinesi ad Altivole e Borso, con una paga di 3,20 euro all’ora

Sfruttamento del lavoro di immigrati, 5 arresti e 4 denunce in provincia di Treviso. È il bilancio di un’operazione messa a segno nelle ultime ore dai carabinieri nella zona della Castellana.
Turni di lavoro massacranti fino a 10/12 ore al giorno in aziende tessili e calzaturiere gestite da cinesi con una paga di 3,20 euro all’ora.
In un’azienda di Altivole, sono stati arrestati 4 cinesi per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravato, continuato e in concorso, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato, continuato: in manette un 48enne, una 46enne, un 45enne e un 51enne, tutti di origini cinesi residenti in zona.
I 4 sono stati bloccati mentre stavano svolgendo attività di sorveglianza e controllo nei confronti di due lavoratori di origini pakistane, assunti con contratto “part-time”, e di un connazionale identificato sul posto, ma al momento non impegnato in mansioni lavorative. Nei loro confronti è scattata anche una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di due loro connazionali.
A Borso per gli stessi reati è stata arrestata una cinese di 41 anni, che svolgeva attività di sorveglianza e controllo nei confronti di 8 operai di origini pakistane impegnati in mansioni di manodopera, dei quali 6 assunti con contratto “part-time” e 2 senza permesso di soggiorno. Denunciato per gli stessi motivi, un connazionale della donna.
Denunciati ad Asolo per gli stessi motivi, in un laboratorio tessile tre cinesi, due donne e un uomo che sfruttavano il lavoro di 5 operai, tre pakistani e due cinesi.
Tutte e tre le aziende controllate sono state multate per violazioni amministrative per decine di migliaia di euro e la loro attività sospesa.
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