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Ancora medici in pensione in provincia di Treviso. Ecco chi sono

Seimila utenti da ricollocare. In provincia si moltiplicano i casi di professionisti con ambulatori “in rete”

Valentina Calzavara
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Fioccano cessazioni e rinunce, altri quattro medici di famiglia lasciano l’incarico in provincia di Treviso a fronte di 2 nuovi arrivi. Oltre 6 mila pazienti da ricollocare, si cerca di rispondere con l’aumento dei massimali tra i colleghi che restano portati da una media di 1.500 utenti a punte di 1.800 assistiti. La carenza di camici bianchi continua quindi a farsi sentire nella Marca, che arriverà a chiudere il 2022 con un’ottantina di pensionamenti di camici bianchi e una continua corsa contro il tempo per reperire i sostituti attraverso avvisi, graduatorie e attività di scouting tra i giovani curanti che stanno per ultimare il percorso di studi. 

Chi lascia

Poche settimane fa la dottoressa Maria Domenica Ceravolo ha comunicato all’azienda ospedaliera di voler rinunciare all’incarico di pediatra di libera scelta che prevedeva l’apertura di un ambulatorio a Chiarano, così da poter servire i piccoli cittadini dell’area compresa tra Cessalto, Cimadolmo, Fontanelle, Gorgo, Mansuè, Meduna, Motta, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, Portobuffolè, Salgareda e San Polo.

Un’altra rinuncia è arrivata quasi in contemporanea dal dottor Aurelio Piazza, incaricato di servire i comuni di Treviso, Silea e San Biagio di Callalta. Hanno invece dichiarato la cessazione del rapporto convenzionale altri due professionisti: il dottor Emilio Lovisa con studio a Preganziol, classe 1954, terminerà di lavorare il primo di dicembre, mentre la dottoressa Rosalba Codato, classe 1956, operativa a Falzè, lascerà a fine anno. In entrambi i casi la direzione dell’Ulss 2 ha provveduto a sondare le disponibilità degli altri camici bianchi operativi nelle vicinanze.

La ricognizione ha dato buon esito: ad accogliere i pazienti del dottor Lovisa sono stati i colleghi della zona, mentre a garantire l’avvicendamento con la dottoressa Codato sarà il dottor Massimo Minni, assegnatario della sua zona carente, aprirà il proprio ambulatorio dal primo gennaio a Trevignano.
 

Chi arriva

Per rispondere alla penuria di curanti l’azienda sanitaria continua a incentivare, in accordo con la conferenza dei sindaci, il rilancio dei consorzi di medici di medicina generale. La dottoressa Deborah Savarese, che ha aperto l’ambulatorio a Casale sul Sile lo scorso 17 ottobre, si assocerà alla medicina di gruppo del posto, formata dai dottori Marcello Mariuzza, Marilena Mazzariol, Valter Meneghetti, Rita Ortali, Giorgio Stefanini e Orietta Vescovo.

Al contempo, la dottoressa Francesca Bernardi, che il 26 ottobre ha iniziato l’attività a Giavera del Montello, ha deciso di mettersi “in rete” con i colleghi del vicinato: Gloria Bernardi, Ashraf Yacoub e Luigi Parisi. Segnali di speranza a fronte delle gravi difficoltà che attanagliano la medicina primaria, non a caso il tavolo di confronto tra azienda ospedaliera e sindaci per confrontarsi sugli sviluppi della penuria di condotti e pediatri è ormai convocato in seduta permanente.

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