Quindici giorni di attesa per una visita dal medico di base: a Pieve di Soligo la protesta contro la medicina integrata
I sindacati: un sit-in davanti agli ambulatori. La giunta: «Ulss disponibile ma i problemi restano»
FRANCESCO DAL MAS
Sale la protesta per i disagi legati alla medicina integrata. L’amministrazione comunale ha già raccolto più di 50 segnalazioni, con tanto di spiegazione e di firma, che ha inoltrato ai competenti Uffici dell’Ulss 2 e in particolare del Distretto.
I sindacati confederali, pressati dalle proteste soprattutto di anziani e pensionati, stanno organizzando un sit- in davanti alla sede degli ambulatori degli 11 medici che assicurano il servizio. Ed hanno chiesto il sostegno del Comune. «Il sostegno c’è tutto – assicura il sindaco Stefano Soldan -, perché è da tempo che stiamo raccogliendo il disagio dei pazienti e, nonostante il nostro, ripetuto pressing, la situazione non cambia, se non provvisoriamente». Di che si tratta lo spiega l’assessore Tobia Donadel.
«Da settimane il problema più grave è quello dei tempi di attesa di una visita dal proprio medico di base. Io l’ho chiesta il 13 ottobre, mi è stata fissata per il 28. L’ho poi disdetta perché, nel frattempo, il malanno l’ho superato. Ma ci sono dei concittadini che si lamentano per tempi ancora più lunghi» racconta l’amministratore comunale. Attraverso i social si palesano altre segnalazioni. Qualche mese fa c’era il nodo delle chiamate telefoniche che saltavano perché le poche linee a disposizione risultavano super-intasate. Oggi i numeri a disposizione sono ben 4.
«La risposta è quasi immediata, bisogna riconoscerlo, ma – puntualizza ancora Donadel – è un miracolo recuperare una visita dal proprio medico di base in tempi celeri. E quel che dà più fastidio è l’approfondimento che si fa della richiesta della visita, quindi di fatto delle proprie condizioni di salute, da parte del personale che risponde alla cornetta, e si tratta di personale amministrativo e non sanitario. Si entra nella privacy di chi chiama, spesso senza alcun riguardo e talvolta alzando perfino la voce se si ha ritegno nell’esposizione».
Sia il sindaco Soldan che l’assessore Donadel sono intervenuti ripetutamente presso la direzione del distretto che quella dell’Ulss. «Abbiamo trovato ascolto, cortesia, impegno ad intervenire. Sappiamo che si tratta di una situazione complessa, ma fino ad oggi i nostri concittadini continuano a registrare disagi», spiegano. Salvatore Cauchi è il coordinatore del Gruppo (è anche consigliere comunale di opposizione). Ripetutamente ha spiegato che le chiamate telefoniche e gli accessi sono eccessivi rispetto alle disponibilità. Il servizio scatta dalle 8 del mattino alle 20.
«Il fatto è – precisa l’assessore Tobia Donadel – che in questo modo viene intasato il pronto soccorso, fra l’altro con tanti pazienti costretti a scendere fino a Conegliano». Il consigliere comunale Alexa Spina, esasperata, ha lanciato una sollecitazione dal suo profilo facebook: «Vi chiedo la cortesia di inviare una mail a urp@aulss2.veneto.it e aggiungete per conoscenza (mi raccomando, è importante) anche segreteria@comunepievedisoligo.it per eventuali lamentele relative alla medicina integrata di Pieve di Soligo. Vedo molti post relativi a questo servizio. Sarà tutto protocollato dal Comune di Pieve di Soligo».
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