Va all’asta Ca’ Contarini, uno dei palazzi antichi del centro di Oderzo
Risale al XVI secolo, era della storica famiglia veneziana. Costo 530 mila euro per due piani, ma va restaurato
Niccolò Budoia
Andranno all’asta con una base di 530 mila euro il terzo e il quarto piano di Ca’ Contarini, palazzo cinquecentesco che sovrasta la centralissima via Umberto I. L’asta verrà battuta all’inizio del prossimo anno, fra gennaio e febbraio: sarà necessario essere personalmente presenti all’asta dopo avere presentato entro i termini (ancora in via di pubblicazione) un’offerta scritta e in busta chiusa. Della compravendita si occuperà la casa d’aste Aste33.
L’abitazione fin dal XVI secolo era appartenuta alla famiglia Contarini, ascrivibile al patriziato veneziano e affonda le proprie origini addirittura al 426 dC: secondo la tradizione venne fondata da un console romano eletto a Padova, Marco Aurelio Contarini. Il palazzo è particolarmente pregevole: non solo le suo origini sono antichissime, ma è uno dei pochi presenti nel centro storico opitergino a svilupparsi su quattro piani: in tutta Oderzo sono solamente tre.
Le finiture appartengono strettamente al periodo cinquecentesco e per di più il palazzo è abbellito da affreschi interni ed esterni ancora parzialmente conservati: «Questo, insieme alla Torre Mozza di Altivole, è uno dei beni più interessanti che stiamo gestendo, simbolo di un’epoca che ha segnato la grandezza della Marca trevigiana. La vendita all’asta rappresenta per questi due immobili un’opportunità per essere restaurati e tornare all’antica bellezza, continuando a testimoniare la storia della nostra provincia», le parole di Andrea Massarotto, responsabile del settore immobiliare di Aste33.
Insieme a Ca’ Contarini, ad andare all’asta all’inizio del prossimo anno sarà anche la Torre Mozza di Altivole, torrione in mattoni di una decina di metri databile attorno al Duecento. L’edificio è sottoposto a un vincolo di tutela storico-artistico perché ritenuto «di interesse architettonico particolarmente importante» e la base d’asta è stata fissata a 125 mila euro: «Per l’aggiudicatario acquistare immobili del tipo di Ca’ Contarini o della Torre Mozza attraverso la nostra casa d’aste è garanzia di affidabilità e serietà nella trattativa», assicura Massarotto.
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