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Alessandra Prosdocimo, la judoka prima carabiniera di Cison

“Esempio di pari opportunità”, è stata la protagonista di “Sorellanza storie di inclinazione al femminile” a Pieve di Soligo

Diego bortolotto
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Alessandra Prosdocimo è in servizio alla stazione carabinieri di Cison di Valmarino

 

Il carabiniere scelto Alessandra Prosdocimo, 26 anni, la prima donna dell’Arma in servizio per la stazione dei carabinieri di Cison di Valmarino, è stata la protagonista della serata “Sorellanza – Storie di inclinazioni al femminile”.

La giovane è stata scelta come "Esempio di pari opportunità”, nella serata che si è svolta mercoledì 25 ottobre all’auditorium di Pieve di Soligo.

Feltrina di nascita, valdobbiadenese, ha coniugato l’attività sportiva con la carriera nell’Arma. La 26enne fa parte del Gruppo sportivo carabinieri sezione judo di Roma. E’ stata campionessa europea juniores di specialità, e più volte finalista nelle rassegne mondiali dei giochi militari nel 2019 e 2021.

Nel corso della serata sono state discusse anche tematiche sulla preparazione atletica e tecnico-sportiva, sull’importanza degli studi scolastici e la promozione dell’antidoping nello sport. Un “marchio di famiglia” quello del coraggio e fedeltà all’Arma.

Alessandra Prosdocimo è sorella di Mattia, 22 anni, che è appena entrato in servizio alla stazione dei carabinieri di Asolo. Mattia Prosdocimo è stato uno dei due militari dell’Arma, che avevano fermato Steve Quintino, il 19enne che la mattina del primo ottobre aveva rapinato tre donne, investito e ucciso un ciclista e causato diversi incidenti.

Mattia Prosdocimo, con il collega Matteo Montemarano, avevano posizionato la loro auto di servizio di traverso per bloccare il malvivente. Lui li aveva speronati. Loro erano usciti dalla vettura capottata e avevano arrestato il giovane.

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